"La baia" di Cynan Jones (66thand2nd, traduzione di Gioia Guerzoni)



Ottanta pagine scarse di dura bellezza, di precisione stilistica assoluta, di rarefazione ma anche di carnalità estrema sono quelle de "La baia" di Cynan Jones (66thand2nd, traduzione di Gioia Guerzoni). Pagine che sono fatte di un uomo alla deriva in mezzo al mare, della dura lotta per la sopravvivenza, del delirio, della sofferenza estrema, del corpo martoriato, di incontri inattesi con animali marini solo immaginati, del senso di abbandono, dei ricordi, dei miraggi, della terra ferma vicina ma mai cosi' lontana.

"La notte che aveva superato sembrava tangibile, come fosse sospesa intorno a lui. Era passata e l'aveva lasciato vivo, con tre cose semplici, solide: lei, il bambino, la propria abilità fisica. Erano questi, ora, i punti di riferimento." (pag. 57)


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