Piccola rassegna stampa. Numero 8

Ecco l'uscita 8 della mia piccola rassegna stampa con gli articoli che ho apprezzato negli ultimi giorni:

"J.K. Rowling's lonely fight for women's rights" di Ayaan Hirsi Ali (Washington Examiner)

"Cancellata Bari Weiss. Editorialista del New York Times costretta a dimettersi da un giornale in balìa dei teppisti di Twitter" (Linkiesta)

"Che cosa fare.Gli italiani dovranno ridurre il tenore di vita, ma i politici non hanno il coraggio di dirlo" di Giovanni Cagnoli (Linkiesta)

"La virologa Li-Meng Yan denuncia il cover-up di Pechino: il regime ha taciuto e mentito sul coronavirus" di Enzo Reale (Atlantico Quotidiano)

"Obiettivo raggiunto: 2000 km e 12 città. «Ora un mondo senza carcere…» di Francesca Spasiano (Il Dubbio)

"«Condannate a morte Battisti, fate prima: in questo Stato di non-diritto fare l’avvocato è impossibile» di Simona Musco (Il Dubbio)

"Il virus sia lo sprone per svuotare le carceri" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

"Wake-up call for Italy as London does away with Huawei 5G" di Otto Lanzecchia (Formiche)

"A cena con l’hater" di Simonetta Sciandivasci (Il Foglio)

"La sinistra illiberale gioca a Calvinball. È impossibile discutere con gli esponenti della cancel culture" (Linkiesta)

"Così Pechino prova a rifare il look agli Istituti Confucio" di Gabriele Carrer (Formiche)

"Buona domenica a Beat Bucher" (il Caffè)

"Autostrade per Di Battista. Ecco come Conte vuole bruciare decine di miliardi nell’esclusivo interesse dei Cinquestelle" di Christian Rocca (Linkiesta)

"Vedi ‘Eraserhead’ e poi muori" di Tommaso Pincio (Antinomie)

"La ripida e selvaggia valle dai prati pensili" di Rino Scarcelli (Swiss Info)

"Quel diritto negato al cibo sano non riguarda solo Cesare Battisti" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)