Piccola rassegna stampa. Numero 29 + Mara Carfagna

 

- Sono molto contento che Mara Carfagna sia diventata ministro e mi auguro che prima o poi compia definitivamente il salto. Non mi dispiacerebbe un giorno nemmeno vederla premier. Mentre non ho mai sopportato Luisella Costamagna."

Ventinovesima uscita della piccola rassegna stampa con gli articoli e contributi audio che ho apprezzato negli ultimi giorni. Oggi è un giorno molto teso e speriamo che finisca bene.

- "Governo Draghi – Le proposte del Partito Radicale sulla giustizia nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza.

- ""Per i rivoluzionari sono un conservatore, per i conservatori sono rivoluzionario". Valter Vecellio ricorda la figura di Ernesto Rossi nella puntata di questa settimana del Diario di iniziativa radicale" (Radio Radicale)

- "L'articolo che andava scritto su Marco Dimitri" di Loredana Lipperini

- "Prescrizione, tutto quello che vi dicono è falso: ecco perché" di Giandomenico Caiazza (Il Riformista)

- "Silenziatore Pd: «Evitiamo il voto sulla prescrizione» (Il Dubbio)

- "Il corriere dei pasti sfreccia in nero" di Francesco Bonsaver (Area)

- "“Caro Giletti, i processi non si fanno in Tv ma nelle aule di tribunale” di Valentina Stella (Il Dubbio)

- "Marta Cartabia a via Arenula: l’opzione che può far cadere i veti sulla riforma del carcere" di Errico Novi

- "Dal Belgio un segnale per gli uiguri. Ma ora tocca all'Italia" di Laura Harth (Formiche)    







- "Uighurs: 'Credible case' China carrying out genocide" di James Landale (BBC)

- "Cosa è il 41bis, il carcere duro in vigore da quasi 30 anni" di Maria Brucale (Il Riformista)

- "Aumentano i poveri, anche in Ticino" di Generoso Chiaradonna (la Regione)

- "La Cassazione ribadisce il no alla custodia cautelare in carcere per i reati entro i tre anni" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Archiviato Bonafede cosa ci aspettiamo da Draghi e Cartabia: un grande piano di giustizia sociale che parta dalle carceri" di Tiziana Maiolo (Il Riformista)

- "Caro Belpietro, gli avvocati difendono i diritti di tutti. Anche i tuoi" di Davide Vari' (Il Dubbio)

- "Nascita dell’America: la nazione-carcere che inghiotte i neri" di Daniele Zaccaria (Il Dubbio)

- "The Myanmar coup is more proof that democracy is under threat – here’s what the free world must do" di Nathan Law (Independent)

- "Disabilità, se è un ministero che ci discrimina di Iacopo Melio (la Repubblica)

- "China refused to provide WHO team with raw data on early COVID cases, team member says" di Brenda Goh (Reuters)

- "La corrida. Il disastroso tour diplomatico di Borrell a Mosca" di Futura D'Aprile (Linkiesta)

- "Presentazione di "Contro il sovranismo economico" con Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro." (L'Asino di Buridano)

- "Quanto vale in Italia un giorno di ingiusta detenzione e chi ha diritto a richiedere il risarcimento" di Rossella Grasso (Il Riformista)

- "«L’amnistia diminuirebbe il carico che ingolfa i nostri tribunali». Parla Rita Bernardini" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Sansonetti sulla crisi di governo: “Mentre Draghi pensa a governare, i partiti spiegano il loro ingresso” (Il Riformista)

- "«Secondigliano, ha il Covid da 50 giorni ma non gli somministrano terapie» di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "«Più attenzione al diritto di difesa»: la Corte dei Conti impallina i ddl sul processo" di Simona Musco (Il Dubbio)

- "Lavoratori italiani in Svizzera, tra luci e ombre" di Mattia Lento (TvSvizzera.it)

- "“Omar è malato e in carcere non ci sarebbe mai dovuto entrare”: lo stabilisce la Cassazione" di Rossella Grasso (Il Riformista)

- "Il carcere è ancora una vendetta “garantita” dallo Stato" di Domenico Alessandro De Rossi (Il Dubbio)

- "Sovraffollamento in carcere, finito l’effetto del decreto Ristori" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Baricco, Lucarelli e il bel "giallo" (molto intricato) di Davide Longo di

- "Anche la pandemia è burocratica. E Frank Herbert sa come batterla" di Alessandro Gnocchi (Il Giornale)

- "Alagna e gli ultimi alemanni Parlano, come i Walser del Vallese, il titzschu - una sorta di tedesco medievale - che però sta pian piano scomparendo

 



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