Tre libri letti, un altro tanto atteso e appena arrivato sulla scrivania e quanto mi manca non votare in Svizzera + Felpa

 

Un periodo di letture altalenanti:

- avevo il sospetto che "I confini del cielo" di Chris Whitaker (Einaudi, traduzione di Gianni Pannofino) fosse una mezza boiata ma le prime pagine sembravano smentirmi e invece proseguendo con la lettura l'ho trovato e l'ho trovato noioso, vuoto, ridondante, per niente epico e tanto meno un classico o un grande noir. Romanzo decisamente mediocre ma ovviamente perfetto per diventare un drammone hollywoodiano o una serie su qualche piattaforma. Lanciato come miglior Crime, miglior best seller, miglior noir, farcito di premi e onori. Onestamente mi è parso una gran presa per il culo anche solo per chi come ama il noir. Forse mi sbaglio, forse sono solo un lettore mediocre ma dai cazzo, ne ho piene le parole di questi romanzi educativi, perbene.

- la graphic novel "Jane" di Aline Brosh McKenna (testo) e Ramón K. Pérez (disegni) (Bao Publishing) è la versone contemporane e ambientata a New York di Jane Eyre e mi ha convinto per tre quarti perché il finale thriller l'ho trovato insostenibile ma mi ha messo voglia di rileggere il romanzo di Charlotte Brontë.

- mentre l'altra graphic novel "Nel mirino" di Thomas Gosselin e Giacomo Nanni (Coconino Press, traduzione di Emanuelle Caillat) che racconta gli ultimi giorni e le ultime ore di Charles Joseph Whitman che il 1 agosto 1966, dopo aver assassinato madre e moglie incinta, fece fuoco sulla folla dalla torre dell'università di Austin uccidendo 16 persone e ferendone 30. Un'opera angosciante, livida, estraniante e decisamente attuale.

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 E finalmente è arrivato.


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Quanto mi manca non poter votar in Svizzera. Domani qui è l'ennesima giornata di votazioni federali, cantonali e comunali.

Qui, se a qualcuno interessa, ci sono le votazioni federali e guardate su cosa possono votare gli svizzeri. Personalmente voterei si' per cure infermieristiche e legge Covid e no all'iniziativa sulla giustizia. C'è pure il referendum sul nuovo Polo Sportivo di Lugano e voterei convintamente si'.



Che bello quando torna Felpa.

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