Un mio racconto su "inutile", un romanzo che non mi è piaciuto e la follia contemporanea della patente digitale e lo schifo che ci aspetta

Oggi è uscito un mio racconto intitolato "Collospezzato". Non so come definirlo. Ci sono volte che non so come spiegare che lavoro faccio. E come sto. E come sta anche la mia compagna. Ne è uscito questo racconto.

Lo potete leggere qui.

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Me ne avevano parlato bene di questo romanzo e l'ho letto in questi giorni e non mi ha convinto per niente. Troppo lungo (e amo i romanzi fluviali), nel senso peggiore, grondante di ogni genere di spiegazioni (anche se sembra che non ne voglia dare) e misteri apparenti. Sembra quasi una sceneggiatura perfetta per uno di quei film retorici che piacciono tanto. Legnoso, consolatorio, verboso allo sfinimento. Ma so che questo genere di libri piace parecchio. Non è il mio caso.

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Ho letto questa notizia: "Bologna, la «patente digitale» per i cittadini virtuosi: punti e premi. E un’app con tutti i servizi" e mi è mancato il fiato. Un vero orrore che ovviamente verrà apprezzata e anzi, mi si verrà a dire che sono un coglione, un reazionario, uno che ha qualcosa da nascondere per non amare questo genere di stronzate. Ma è solo l'ennesimo passo verso un mondo che proprio non mi appartiene. Ovviamente mai potro' votare e sostenere partiti e movimenti che sostengono questo schifo.

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qui.


Commenti

  1. Non passavo di qua da tanto tempo e sono stata "premiata" oggi con la lettura del tuo racconto. Molto bello e anche inquietante. Mi è venuto il dubbio che quello dove lavori sia un cinema specializzato in film horror - ammesso che ne esistano - ma in realtà quello che descrivi tu è l'orrore della quotidianità.
    ciao, a presto

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    1. Ciao Mira, ti ringrazio davvero. Hai centrato il punto: l'orrore della quotidianità ma anche come spesso noi delle pulizie e che facciamo lavori umili siamo trattati peggio delle bestie.

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