Arma letale contro Putin, Attilio Fontana, il mio ottantaseiesimo libro dell'anno è bellissimo e la recensione prossimamente

 

Prima pagina bellissima in tutti i sensi quella di oggi de Il Foglio. E ormai sto per tornare ad abbonarmi perché faccio una fatica terribile a trovare il cartaceo. A Sanna Marin va tutta la mia stima. E per fortuna abbiamo inviato armi e continuiamo a inviarle in Ucraina. E ieri Svetlana mi ha abbracciato e mi ha sussurrato "Vinceremo Andrea, vinceremo".

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Il mio giudizio sulla regione Lombardia governata da anni dal potentato Formigoni, CL, Attilio Fontana non è per niente positivo ma non mi sono e mai mi accodero' alla gogna forcaiola che contraddistingue a parti alterne, a seconda del caso, i giornali e gli schieramenti politici.

Alla fine per Attilio Fontana e il caso camici "il fatto non sussiste" e ne ha scritto Valentina Stella su Il Dubbio: "Toh, dopo due anni di gogna hanno prosciolto Fontana" e condivido totalmente le parole di Enrico Costa  deputato e vicesegretario di Azione: «L’inchiesta sul Governatore Fontana? Sempre lo stesso schema: un processo sui giornali, le richieste di dimissioni da Pd e M5S, poi, ops, il proscioglimento in udienza preliminare. Quattro righe in cronaca e avanti il prossimo. Magari a parti invertite».

Ed è anche per questo che sono felicissimo di andare a votare 5 sì ai prossimi Referendum.

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E il mio ottantanseiesimo libro dell'anno  è un romanzo staordinario che entra immediamente nei miei libri dell'anno e ci sto scrivendo una delle mie vecchie recensioni lunghissime.