La decadenza della politica e il Movimento Cinque Stelle

Che i partiti e la politica non se la passino tanto bene da anni non è certo una novità.

Personalmente continuo a pensare che una delle più grandi sciagure nell'Italia degli ultimi anni sia stato l'arrivo del Movimento Cinque Stelle e ho vissuto con grande sgomento la decisione di mio padre di votarli. Tutto l'opposto della nostra storia familiare e di lui come persona. Si prese anche una bella reprimenda dalla sua zia socialista novantenne per averlo fatto che gli disse davanti a me: "Vuoi dare una scossa al sistema dando una mano a Grillo e Casaleggio?"

Ma alla fine le cose sono andate in questo modo ed è ovvio accettare l'esito del voto e continuare a non essere d'accordo e cercare di proporre alternative credibili. Semplicemente è la base della democrazia.

Continuo a ripetere che chiusa l'esperienza di questo governo non potrò mai sostenere un governo o un'alleanza che includa i 5stelle di Conte, Bersani, Speranza e compagnia bella.

Ma c'è una questione che mi fa proprio incazzare: che credibilità ha un movimento/partito e anche un governo quando alle prossime amministrative la maggiore forza presente in Parlamento presenterà liste solo in 60 comuni? Una roba quasi impensabile in tutte le altre democrazie occidentali. Significa che o sei già morto oppure che in tutti questi anni non hai costruito nulla. Tutto su internet e in tv, nei sondaggi, nei bla bla bla bla continui.

Certo che la democrazia e la trasparenza latitano anche nei partiti ma tanto di cappello a tutti quelli che vivono le sezioni e le fanno vivere, che dibattono, che formano futuri politici, che fanno congressi, che lavorano a livello locale.

Per qualcuno questa roba delle lista sarà una stronzata ma non sapete quanto sia faticoso anche solo stilare una lista, cercare i candidati, discutere di programmi.

Ma tanto di cappello a tutti quelli, anche come il sottoscritto,  che non si rassegnano.

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