Leggendo "Nina sull'argine" di Veronica Galletta (Minimum Fax) e che belle le liste transnazionali, finalmente!

 


Leggendo l'intenso romanzo (bello pieno di materia, lavoro, termini tecnici, fatica, sofferenza) di Veronica Galletta (peccato per la scelta di inserire il fantasma di un operaio morto in un cantiere perché anche se è una parte molto intensa mi ha quasi rovinato la lettura) ho pensato a mia sorella. Nina, la protagonista di questo romanzo, è una ingegnera responsabile per la prima volta di un cantiere importante (la costruzione di un argine) e fatica (fra le tante altre cose) a farsi rispettare da tutti gli uomini che incontra, che siano l'assessore, un architetto, un operaio ma anche lei non fa molto per aprirsi agli altri. 

Mia sorella, archeologa/egittologa/funzionaria dello stato col suo fisico mingherlino, i capelli biondi, gli occhiali con le lente spesse, le mille fisime, ansie, depressione, insoddisfazione, problemi fisici che si muove in un mondo di uomini, congreghe, favoritismi, porte chiuse, sbarrate e prende spazio sia con lentezza ma anche in maniera ruvida, andandoci giu' pesante, maltrattandoti. Non è facile per niente trascorrere del tempo con mia sorella e posso immagina quanto sia difficile lavorarci insieme. È molto esigente con se stessa e con gli altri. Le cose le spiega una volta e basta. Non sopporta le lamentele. Le chiacchiere. Le persone sciatte e anche brutte fisicamente.Sa essere sboccata come pochi uomini su questo mondo ma anche di una delicatezza che sembra uscita da un balletto russo. 

In Egitto li ha conquistati subito gli operai egiziani col suo modo di fare. E non era facile. Ha imparato la loro lingua, è stata ad ascoltarli, ha mangiato con loro e bevuto il tè ma poi ha fatto capire che comandava lei e li ha messi tutti al loro posto, alzandogli anche la paga. 

Ma mia sorella non è una super eroe (come tra l'altro le piace vendersi). Anna è una donna piena di ferite e dolore. Tantissime ferite e tantissimo dolore e problemi fisici coi quali cerca di trovare un equilibrio da tutta la vita.

Mia sorella.

E domani si va dal dottore e son cazzi mi sa.


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E che bello che l'Europarlamento ha approvato le liste transnazionali.

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