tornare al lavoro e dimissioni, leggere, Ferragosto

Domani torno al lavoro e saranno i miei ultimi due mesi di lavoro al cinema. Non ho ancora rassegnato le dimissioni ma ne ho già parlato con l'assistente di direzione. Diciamo che è un po' salto nel vuoto ma mi stavo abituando troppo a certezze, solite cose, ingoiare merda. Chissà come andrà ma preferisco rischiare piuttosto che continuare a vivere di ansia e dolore.

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Ho letto appena 45 pagine di questo romanzo e lo sto trovando bellissimo, da lacrime e come descrive l'esplosione dell'adolescenza e il rapporto fra sorelle (ma vale per chiunque abbia avuto un fratello o una sorella) è magnifico. 

Anche se poi ho trascorso la giornata quasi solo sul letto insieme alla nostra gatta a guardare il vuoto e a sprecare tempo in discorsi e distrutto dopo la giornata di ieri, visto che ho accettato di partecipare a un pranzo di Ferragosto dopo di tanti anni e dovrà trascorrere parecchio tempo prima di ripulirmi.

Ho visto la mia compagna infuriarsi contro il mondo degli statali e i loro privilegi (mia sorella e suo marito) e mia cugina suora Comboniana inanellare con grazia e freddezza genocidiaria tutta una serie di orrori africani e poi costine, salamelle, salsiccia, spiedini, patate fritte e al forno, peperoni e melanzane alla griglia, missoltini, lavarello, vitello tonnato e poi macedonia, gelato e alcool di ogni tipo e colore. Ho mangiato poco o niente. Ma che palle davvero.




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