Il mio esile commento sul risultato delle elezioni + una bella graphic novel: "Survilo - La ragazza di Leningrado" di Olga Lavrenteva (BAO)

Non avevo alcun dubbio che dalle urne sarebbero usciti vincitori Giorgia Meloni e il centrodestra anche se mi aspettavo Fratelli d'Italia al 30 per cento in tutta Italia. 

E sono come al solito disgustato da tutti quei voti andati ai Cinque Stelle.

E da quelli che già cominciano a parlare di Resistenza... lasciamo stare.

Personalmente è andata come è andata. Sono iscritto a +Europa (al Partito Radicale e ad Alde) e nei mesi scorsi ero stato uno, insieme ad altri, a lavorare a una federazione che unisse +Europa, Azione e tutto un certo mondo liberale. Operazione difficile che è crollata miseramente. Pur formalmente rimanendo ancora iscritto a +Europa non ho fatto campagna elettorale dopo la scelta di ancorarsi in maniera definitiva nell'alleanza col Pd, Bonelli e Fratoianni. Se già digerivo a fatica l'alleanza col Pd non potevo certo rimanere al fianco anche di Bonelli e Fratoianni e come tanti altre e altri mi sono zittito/uscito/litigato e ho votato, sostenendo anche alcuni loro candidati che stimo molto come Benedetta Frucci, Giulia Pastorella, Enrico Costa, Luigi Marattin, Azione e Italia Viva. Poteva andar meglio ma anche peggio. 

Da domani per me si apre un periodo di riflessione e discussione con alcune persone che conosco, comprese di +Europa, del mondo radicale, della Fondazione Luigi Einaudi (di cui sono un sostenitore) per capire cosa fare in futuro e impegnarsi su alcuni temi che mi stanno molto a cuore: come carcere, giustizia, diritti civili, Europa e lavoro.

Di sicuro ormai il PD ha deciso di muoversi verso un mondo che non mi appartiene e molto distante da me e i nomi che circolano non mi entusiasmano per niente. Dopo l'addio di Enrico Letta l'alleanza coi 5Stelle è roba fatta. So che in tanti ne saranno contenti mentre per me quel "polo" sarà un avversario politico tanto quanto la Destra di Meloni, Berlusconi, Salvini.

Tutto qui.

Se vi interessa un pochino il mondo liberale ieri sera si è discusso dei risultati:


 

https://twitter.com/fleinaudi/status/1574478372507353089

 

 


 


Oggi sono libero dopo 5 giorni intensissimi di lavoro ma ero già sveglio alle 4 e con la compagnia della gatta che mi faceva le fusa ho letto tutto questa bellissima graphic novel di Olga Lavrenteva intitolata "Survilo - La ragazza di Lavrenteva" (BAO) e dedicata alla nonna (e alla famiglia) sopravvissuta agli orrori dell'Unione Sovietica e all'assedio di San Pietroburgo. L'ho letto con grande commozione e mentre seguivo le vicende di questa donna e famiglia ho pensato alla mia nonna paterna che era nata nel 1924 in una famiglia antifascista e che vide perseguitato e picchiato suo padre, Enrico, socialista, muratore e tisico. Erano una famiglia poverissima e lei fin da bambina cominciò ad occuparsi della sorella e dei fratelli mentre i genitori erano al lavoro e infine suo padre al sanatorio. In quel mondo fatto di dittatura, lavoro e poi la guerra lei maturò quel carattere duro, implacabile che l'ha trasformata in una donna che non amava essere contraddetta, che comandava su tutto e tutti, piena di giudizi, di manie del controllo. E che aspettava il ritorno del suo amato Cesare, mio nonno, dato per morto nei Balcani.Tutto doveva passare dal suo giudizio. Niente le poteva essere nascosto perché c'era sempre qualcuno che glielo andava a raccontare.

Poi però c'erano quelle fiammate di dolcezza, bontà e capacità di ascolto che mi lasciavano sempre senza fiato. 

Era bello fumare sigarette con lei e lasciarla raccontare e poi vederla rispondere al telefono e raccomandare alla sorella e ai fratelli questo o quell'altro come se fossero ancora dei bambini.

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