Leggendo Maurice Chappaz + Le domande de L'Asino di Buridano + Piccola rassegna stampa. Numero 86

 

Non sono credente, non credo nell'aldilà e nella resurrezione, anche se ci sono volte che vorrei tanto tornare a parlare coi miei nonni, i miei zii e soprattutto mia madre. Non sono credente ma sono cresciuto circondato da preti e suore, ho studiato in un collegio arcivescovile, ho avuto per 5 anni un padre confessore e continuo a trovare le chiese come fra gli ultimi luoghi rimasti al mondo dove potersi sedere e restare in pace senza essere disturbati da nessuno. Fra ieri e oggi ho letto "La pipa che prega & fuma" di Maurice Chappaz (Armando Dadò Editore, prefazione di Luciana T. Soliman, traduzione di Roberta Modenese, illustrazioni di Pierre-Yves Gabioud) fatto di appunti, squarci brevissimi, preghiere, divagazioni che ha una sensibilità religiosa e culturale in parte molto diversa dalla mia ma mentre lo stavo leggendo mi sono fermato spesso a riflettere su certe questioni che stanno dentro anche di me. È la bellezza dell'incontro ma anche dello scontro che vive nelle migliori pagine della letteratura e delle giornate che ci è stato dato di vivere su questa terra.

"Uno sconosciuto mi invia queste righe del Maestro Eckhrt: "Se l'anima avesse potuto conoscere Dio nella sua integrità, come gli angeli, non sarebbe mai entrata nel corpo. Se avesse potuto conoscere Dio senza il mondo, il mondo non sarebbe mai stato creato per lei". "Chi siamo?" Un poeta deceduto ieri a novantun anni l'ha ripetuto: ...degli uccelli per i quali la terra è un pretesto, il cielo una patria." (pag. 28)

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Pubblico le domande rivolte da L'Asino di Buridano ai candidati lecchesi ma che andrebbero rivolte a tutti i candidati alle prossime elezioni:

1 – CONTI PUBBLICI
Il quadro programmatico del Documento di Economia e Finanza 2022 indica che questo anno si chiuderà con un indebitamento netto dello Stato italiano pari al 5,6% del PIL e con un debito pubblico al 147%. Tali numeri sono sicuramente stati aggravati dalla pandemia, ma evidenziano un’abitudine italiana tale da spingere il direttore dell’Istituto Bruno Leoni Alberto Mingardi a definire l’Italia una “Repubblica fondata sul debito”: il nostro bilancio non è mai stato in pareggio e, dalla fine della Seconda guerra mondiale ad oggi, la spesa pubblica è aumentata di cinquanta volte, passando da circa il 10% del PIL a oltre il 50%. Tale situazione non è più sostenibile e alimenta una dinamica che mette sempre più a rischio il futuro dei giovani. Intende lei impegnarsi affinché il prossimo governo metta mano ai conti pubblici per ridurre deficit e debito? Considerando che, come evidenziato da illustri economisti quali Alesina, Favero e Giavazzi, tagliare le spese è molto meno dannoso che aumentare le tasse (le quali sono già molto elevate in Italia, con una pressione fiscale che nel 2022 si attesta al 43,1%) ed è dimostrato dall’esperienza di paesi come Belgio, Canada e Irlanda che possono esistere programmi di aggiustamento delle finanze pubbliche di successo, intende lei impegnarsi affinché il miglioramento dei conti sia ottenuto mediante tagli alla spesa pubblica anziché aumenti di tasse? Quali spese intende eventualmente impegnarsi a tagliare?

2 – PENSIONI
La sostenibilità di lungo periodo del sistema pensionistico pubblico italiano, come per tutti i sistemi a ripartizione, è messa in pericolo dal progressivo invecchiamento della popolazione, tanto che oggi il futuro pensionistico dei giovani è tutt’altro che roseo. Tutto ciò in un paese in cui l’incidenza della povertà assoluta nel 2021 è stata dell’11,1% nella fascia d’età 18-34 contro il 5,3% della fascia superiore ai 65 anni, con un gap tra le due coorti anagrafiche che è andato crescendo dall’inizio della crisi Covid. Intende lei impegnarsi affinché il sistema pensionistico non venga ulteriormente utilizzato per fini elettorali ai danni delle future generazioni? Premesso che le politiche tese ad invertire le tendenze demografiche sono molto costose e producono effetti solo nel lunghissimo periodo, come intende impegnarsi affinché ai giovani sia garantita una pensione certa e dignitosa?

3 – LIBERALIZZAZIONI
Se è indubbio che nel corso degli ultimi anni l’Italia ha fatto passi avanti nell’ambito della concorrenza, tanto da salire al quinto posto in Europa nell’”Indice delle liberalizzazioni” curato dall’Istituto Bruno Leoni, la crisi Covid-19 e le sue conseguenze pongono seri problemi e rischiano di far fare passi indietro al nostro paese: dalle telecomunicazioni al servizio postale, passando per l’elettricità e soprattutto i servizi pubblici locali, sono tante le conquiste da difendere e i passi avanti ancora necessari. Le recenti impasse parlamentari sui temi taxi e concessioni balneari lo dimostrano. A ciò si aggiunga che il grado di concorrenza influisce sui prezzi e ulteriori liberalizzazioni in settori quali, per esempio, trasporti e telecomunicazioni, potrebbero risolvere il problema dei prezzi nel lungo termine, riducendo le pressioni inflazionistiche e proteggendo il potere d’acquisto dei salari. Intende lei impegnarsi affinché cresca lo spazio di concorrenza in quei settori in cui ancora manca, senza lasciarsi influenzare da lobby e difensori di rendite di posizione parassitarie? In che modo?

4 – AUTONOMIA REGIONALE
Il 22 ottobre 2017, oltre 3 milioni di elettori lombardi si sono recati alle urne per richiedere che, in coerenza con il terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione, a Regione Lombardia siano concesse ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia nell’ambito dell’organizzazione della giustizia di pace, delle norme generali sull’istruzione e della tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali, nonché delle materie di competenza concorrente. A tale richiesta – rimasta inascoltata dal governo e del Parlamento – si sono associate altre regioni, tra cui l’Emilia Romagna guidata dall’esponente PD Stefano Bonaccini, a conferma del fatto che trattasi di tema apartitico. È lei a favore della richiesta di maggiore autonomia regionale? Come intende muoversi affinché si ponga fine allo stallo attuale? Qualora nel corso della prossima legislatura dovesse porsi la questione di una nuova riforma costituzionale, intende impegnarsi affinché essa sia improntata ad una visione federalistica, con maggiore autonomia in capo alle regioni anche in materia fiscale?

5 – NUCLEARE
La transizione green e la necessità di contenere l’aumento delle temperature sono un tema non più prorogabile da parte del governo e del Parlamento italiano. Ciononostante, il dibattito pubblico è ancora troppo imperniato sull’ideologia anziché sui numeri: l’UNECE ha messo nero su bianco che non sarà possibile raggiungere la decarbonizzazione completa entro il 2050 senza ricorrere al nucleare, con cui integrare le intermittenti fonti rinnovabili; l’IEA (International Energy Agency) ha documentato la necessità di raddoppiare la potenza installata nel mondo di nucleare entro il 2050 per rispettare gli obiettivi climatici; il JRC della Commissione europea ha certificato che il nucleare è ecosostenibile e sicuro come o più delle tecnologie rinnovabili. L’Italia, sotto questo aspetto, è ancora bloccata dall’emotività che ha caratterizzato i referendum del 1987 e del 2011. È lei favorevole al ritorno dell’Italia al nucleare? Come eventualmente intende impegnarsi affinché ciò avvenga?

6 – DIRITTI CIVILI
L’estate 2021 è stata caratterizzata dalla grandissima partecipazione popolare alla raccolta firme per i referendum Eutanasia Legale e Cannabis Legale, che hanno raccolto 1 milione e 200 mila firme il primo e 600 mila firme (in poche settimane) il secondo: nonostante la bocciatura da parte della Corte Costituzionale, i sondaggi indicano che la maggioranza della popolazione è a favore di tali temi. Allo stesso tempo, il dibattito sul Ddl Zan ha oscurato l’impegno di molte associazioni a favore dei diritti LGBTQ+, in primis matrimonio egualitario, adozioni e gestazione per altri. È lei a favore di una legislazione che garantisca i diritti civili oggi negati nel nostro paese? Come eventualmente intende muoversi per superare il disinteresse dei partiti e l’inattività del Parlamento?

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Ed esco l'uscita numero 86 della mia piccola rassegna stampa:


- ""«Emergenza democratica sulla giustizia" La candidata del terzo polo: "Le Camere scelgano una lista di reati prioritari" intervista a Benedetta Frucci (Il Giornale)

- "L’eutanasia del sudIl programma meridionalista di Conte è il suicidio assistito del Mezzogiorno" di Carmelo Palma (Linkiesta)

- "«Carceri, situazione infernale. La politica batta un colpo» di Simona Musco (Il Dubbio)

- "Il Garante ai partiti: «Carcere assente dai programmi perché non porta voti» di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "41 bis, colloqui dei minori senza vetri: la Consulta dovrà valutare l’innalzamento fino a 14 anni" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Papa Francesco lancia l’allarme sui suicidi in cella, ma la politica se ne frega" di Piero Sansonetti (Il Riformista)

- "Aggredita dalla giungla social: «Troppe offese personali» di Patrick Mancini (20 minuti)

- "Basta criminalizzare chi va in overdose. Ora una legge ad hoc" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Cronaca di un suicidio annunciato: era in galera per un furtarello ed era una persona fragile" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Disintossicarsi dalle dipendenze (energetiche) prima che sia troppo tardi." di Laura Harth (Formiche)

 (da Giulia Bignami)

- "Levi era avanti di decenni. Oggi i suoi racconti diventerebbero serie tv"di Massimiliano Parente (Il Giornale) 

- "Cari "risparmiologi" risparmiate la predica" di Massimiliano Parente (Il Giornale)

- "Figlio del pop Jovanotti è il mitomane che sognavamo da bambini" di Guia Soncini (Linkiesta)

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