8 miliardi sul pianeta + chi voto? - due appelli: "Commemorazione pubblica per anniversario Holodomor" + "SOSTIENI E ADERISCI ALLA MARCIA PER I DIRITTI UMANI" + letture di svago che due palle

Quando ho letto che siamo ormai in 8 miliardi sul pianeta Terra a me è venuto subito da pensare a tutte le lingue che non conosco, a tutti i luoghi che mai visiterò e in particolare a quei mondi dentro a mondi che sono Città del Messico, New York, Pechino, Tokio, Lagos, Bucarest, Mosca, Il Cairo, Tunisi, Nuova Delhi, Calcutta (cristo quanto mi piacerebbe andare a Varanasi). 

A mia cugina ostetrica che ha vissuto per tanti anni in Africa e oggi soddisfatta che non muoiano cosi' tanti bambini come quando ci arrivo' negli anni '60.

Questo mondo immenso, inafferrabile, incomprensibile mi ha sempre affascinato e la volta che nel 1997 arrivai a Londra mi sentii benissimo quando fui invaso da tutti quei suoni, colori, lingue, volti, culture diverse. In ostello mi venne quasi da piangere per come mi sentii bene in mezzo a tutti quei ragazzi che arrivavano da mezza Europa. Un po' come quando andavo a Milano da piccolo e in Stazione Centrale era un'avventura di odori e attese. E ancora oggi la periferia milanese mi fa impazzire.

La voglia di vivere il mondo fa parte della mia famiglia e anche oggi mi piace vivere in una piccola città come Lugano ma che nell'anima è cosmopolita e in un paese come la Svizzera che vive su un patto di di lingue e tradizioni diverse. Che bello quando mi capita di andare a Zurigo o Ginevra e provare il piacere di un mondo che non ha una sola lingua. Che bello il federalismo svizzero. Che bello l'insegnamento di Carlo Cattaneo.

Sono rimasto un sognatore, un bambino che viveva nella sua stanza ma che ha sempre vissuto di incontri e scontri e non so cosa accadrà nel futuro ma mi dispiace non poter vivere il tempo delle esplorazioni spaziali.

Di sicuro sono un sostenitore del cibo sintetico.

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Da piccolo mio padre portava spesso me e mia sorella nel bar dell'oratorio paese dove lavorava. Dentro c'erano tanti "suoi" operai. Lui giocava a carte o a bocce e io e mia sorella eravamo liberi di spendere soldi al flipper o girovagare per i taloni del grande salone. Fra tutti gli operai ce n'era uno che si chiamava Enrico ma che io ho sempre conosciuto come 'Ricon. Alto, goffo, due mani grandi come racchette da tennis e tanta soggezione per mio padre, il capo. Ogni volta che si avvicinava un'elezione chiedeva a mio padre cosa votare. Lui era un democristiano mentre mio padre allora era un socialista. Mio padre lo prendeva un po' per il culo dandogli del bigotto e l'altro gli diceva che i socialisti non avrebbero dovuto andare in chiesa.

Adesso ho mio padre che mi chiede per chi votare. Lo fa per provocarmi. Lui che era socialista poi piddino, poi grillino e adesso PD versione Schlein. Ma soprattutto per cosa si farà in Lombardia. 

Io gli dico che non me ne frega nulla del PD e che la Schlein non la voterei mai nemmeno sotto tortura e nemmeno Majorino ma anche no alla Moratti.

Sono sempre piu' triste e sfiduciato.

Che sarà del nostro mondo radicale e di chi come magari sogna come me un polo liberaldemocratico?

Alle ultime elezioni ho votato Terzo Polo turandomi il naso ma col cazzo che mi va di seguire uno come Calenda che mi parla di senso patriottico e di saluto alla bandiera.

In Svizzera invece mi verrebbe quasi piu' facile anche se poi non c'è nulla con un'accezione radicale che mi appassioni veramente ma qui alle prossime votazioni voterei, se potessi farlo, sicuramente il PLRT.

e mi auguro che Alessandra Gianella ce la faccia.



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Due appelli che magari vi interessano:


qui


e questa sta qui.

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L'ho trovato in una cabina dei libri e l'ho letto per svagarmi un po' ma che due palle. Davvero meglio una qualunque puntata de La signora in Giallo. Dio, quanto l'ha tirata per le lunghe.

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