Leggendo, le ragazze, la neve e il Natale, un libro

Rileggendo il libro di Roth ho ritrovato due passaggi in Goodbye, Colombus che a distanza di anni continuano a piacermi. Il primo parte da "Anche se mi piacciono" e finisce a "giacchetta pelosa" mentre il secondo è il finale del racconto.



 


E che bello ricordare quando da adolescente andavo in piscina e al mare e vedevo riemergere dall'acqua i corpi delle mie coetanee ma anche delle donne adulte. Guardavo i loro corpi e di alcune di loro mi innamoravo perdutamente. Me ne ricordo una in particolare che frequentava la mia stessa piscina. Era la prima ragazzina che non si vergognava a smaltarsi di rosso le unghie delle mani e dei piedi. Erano altri anni. Non come oggi. Ma non mi cagava di striscio. Mostrava il suo corpo flessuoso e nuotava una vasca dopo l'altra per poi rivestirsi e andarsene. Le labbra a cuore, la frangetta nera sugli occhi verdi. Non rispondeva mai alle mie domande. Che voglia di baciarla. Di sapere dove viveva. Dove studiava.

Alla fine l'ho scoperto anni dopo.

Per puro caso.

In un ospedale.

Non rispondeva a nessuno perché balbettava.

Le unghie erano ancora perfettamente curate e aveva un collo di pelliccia che la faceva sembrare una zarina.

Lei che vedeva morire sua madre e io la mia nella stanza affianco.

L'ultima volta che l'ho vista era sulle scale d'emergenza che fumava una sigaretta e si mangiava le unghie. Mi sono seduto vicino a lei e abbiamo pianto insieme.

...

Sono già a terra e vedere la neve cadere mi ha rovinato la giornata.

Ed è stato ancora peggio rispondere alle domande dell'elettricista sul fatto che in casa nostra non c'è un albero di Natale, un presepe, una decorazione. Gli avrei ficcato volentieri un cacciavite nell'occhio. 

E comunque i miei regali di Natale li consegno domani in Italia dopo il lavoro.

...

Io adoro St Aubyn e la sua saga dei Melrose è una delle robe piu' belle che ho letto nella mia vita. Non vedo di leggere anche questo.




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