Natale e Santo Stefano + libri + Le ragioni del federalismo

 


 E finalmente il Natale è passato. Ieri ero talmente stanco dopo aver finito sabato verso le 11 che ho perso gran parte dei discorsi e posso dire anche per fortuna visto che mia sorella, mio padre e mio cognato sono in gran parte sinistrorsi/grillini/travaglieschi/gruberiani. Alle 17 eravamo già tornati a Lugano.

Buonissime le crespelle x celiaci preparate da mia sorella e visto che responsabile della guida era la mia compagna mi sono potuto dedicare con gioia ad aperitivi e a tutti i vini buonissimi che mio padre finalmente si degnava di aprire. 

Ma la cosa più bella è che io e la mia compagna sbalordiamo sempre tutti coi nostri regali. Piccoli o grandi che siano. Che poi è quello che a me interessa. Rivivere l'emozione immortalata in una foto con me e mia sorella in pigiama e ammalati che accanto all'albero di Natale abbracciamo sorridenti i nostri regali. 1986. Io 7 e lei 11 anni. E dietro mia nonna che sorride e sorride come una strega senza denti.

E ogni volta che la riguardo quella foto mi sale il magone perché quello fu l'ultimo anno con la mia nonna materna che morì nel dicembre 1987 e conseguentemente quello fu un Natale triste. Ricordo che mi rifiutai fino al pomeriggio di aprire il suo regalo. E piansi tutta la mattina.

Ma da quando mia madre è morta due settimane dopo Natale, questo giorno mi riempie di una tristezza infernale che nemmeno l'alcool fa scomparire.

Oggi invece è stata un'altra giornata di lavoro massacrante ma finalmente sono qui in casa e posso dedicarmi a chiudere questo romanzo. Sono arrivato a pag. 575 e me mancano un 220. Imperfetto e con qualche passaggio a vuoto ma nel complesso molto molto bello.


 e poi a questi tre:


 

 e un bell'articolo di Elena Vigliano sulla necessità del federalismo.


 

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