Ciao Martin...

 


Se ne è andato Martin Amis.

Uno dei miei scrittori preferiti e uno di quelli che mi ha dato la forza di scrivere e trovare il coraggio di far leggere le mie pagine a qualcuno.

Son giorni di merda questi ma di merda merda e mi lasci anche tu Martin. Cazzo.

Cristo, un mondo dove tutti sono scrittori e scrittrici di sta merda.

Mi sento sempre più solo. 

Salutami Hitch, anche se so è qualcosa di impossibile ma lo scrivo lo stesso per non affondare nella depressione.

Fuori è spuntato un rivolo di sole.

"Le città di notte contengono uomini che piangono nel sonno, poi dicono Niente. Non è niente. Solo un sogno triste. O qualcosa del genere." è l'incipit di un tuo romanzo memorabile ma quello che amo di più non lo dico perchè lo sai quante volte son stato lì a rileggerlo e a porti domande mentre lavoravo.

Nei prossimi giorni esce questo tuo:

 


 E va bene.

Lo so, dobbiamo morire tutti.

Ieri mio padre mi ha dato l'orologio da taschino appartenuto al mio bisnonno che era nato nel 1874. Glielo avevano regalato quando era un bambino.

Non mi piacciono gli orologi, non ho niente al polso da sempre.

Ma mi è venuto il magone quando l'ho preso fra le mani pensando a come il tempo stia scivolando via verso l'abisso.

Ora il calore sta entrando lentamente in stanza.

Le gatte dormono sul letto.

Bevo una birra e lascio perdere.

 

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