Piccola rassegna stampa. Numero 100 dedicata a Viktoriya Amelina + un bel disco e un romanzo purtroppo deludente

 


 Eccoci arrivati all'appuntamento numero 100 della mia piccola rassegna stampa dedicata alla scrittrice ucraina Viktoriya Amelina deceduta in questi giorni dopo essere stata gravemente ferita dopo un bombardamento russo :

- "Noi non siamo come loro Viktoriya Amelina, l’Europa e il senso degli ucraini per la casa" di Viktoriya Amelina (Linkiesta)

- "In memoriam Il coraggio di Viktoriya Amelina alla ricerca della verità e in difesa della cultura ucraina" di Yaryna Grusha (Linkiesta)


 

- "Resistenza Ucraina, 500 giorni sotto le bombe" di Francesca Mannocchi (La Stampa)

- "L’era della post-dignità Quelli che rimproverano ai bombardati di tifare contro chi li bombarda senza pensare alle conseguenze" di Francesco Cundari (Linkiesta)

- "Collaborazionismo pacifista La disinformazione sicaria sulla guerra in Ucraina è incessante (e impunita)" di Iuri Maria Prado (Linkiesta)


 

- "#IranWomenasAllMankind, il documento di Fondazione Einaudi ed ELF: “Tenere alta l’attenzione sull’Iran” di Marco Cruciani (Fondazione Luigi Einaudi)

- "Se i dem di Torino bocciano via Pannella" di Elena Loewenthal (La Stampa)

- "Un detenuto ci scrive: a San Gimignano regime illegittimo e privazioni" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Carceri, la tentazione di (ri)chiudere tutto dove servono risorse, idee e non repressione. Sarebbe impensabile nel 2023 immaginare che i detenuti "ordinari" siano costretti in cella giorno e notte" di

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©Milad Fakurian

- "Si era detto “Mai più bambini in carcere”: eppure ce ne sono ancora 23 dietro le sbarre" di Francesca Sabella (Il Riformista)

- "Disabile e con ritardi mentali: ma è detenuto e lo Stato lo abbandona" di Damiano Aliprnadi (Il Dubbio)

- "Quanta droga c’è nel mondo?" di Marco Perduca (Associazione Luca Coscioni)

- "Suicidio assistito, 5mila firme raccolte in Friuli Venezia Giulia per avere la legge Associazione Coscioni: raggiunta la cifra necessaria per poter presentare la proposta di legge in materia di fine vita" di Francesco Codagnone (Il Piccolo)

- "Giustizia Nordio difende la sua riforma e annuncia i prossimi interventi su avviso di garanzia e carcere preventivo" (Linkiesta)

- "Il ritorno del fattore M" di Marco Gervasoni (Il Giornale)


 

- "Ohibò, il taglio dei parlamentari ha minato la qualità del lavoro degli eletti" di Francesco Merlo (Fondazione Luigi Einaudi)

- "Reggio Calabria, un istituto-inferno per le detenute e nella “psichiatrica” di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "«Siamo persone anche noi, abbiamo diritto a un futuro» (Il Dubbio)

- "«Chiusi qui tra urla e sangue, si muore o si cerca di fuggire»" (Il Dubbio)

- "Lo sfregio dei rivoltosi francesi che inneggiano alla Shoah sul Memoriale della deportazione" di Pierluigi Battista (Huffington Post)

- "Anti-egemonia La destra non vuole cambiare la Rai, ma solo intestarsi lo svacco in versione sovranista" di Iuri Maria Prado (Linkiesta)

- "L’idea riparativa per un umanesimo penale La pena non solo più come dolore inflitto, il giudice non più solo come dispensatore di mali. Basta con lo stigma nei confronti del reo." di Massimo Donini (L'Unità)

- "#laFLEacasatua – Pillola #4, L’uomo che voleva essere colpevole di Henrik Stangeru" di Lorena Villa (Fondazione Luigi Einaudi)

- "Sulle tracce dell'oro di Putin in Svizzera" di Marcel Niederman (Swissinfo) 

- "In Svizzera le città sperimentano la distribuzione controllata di cannabis" di Serena Tinari (Swissinfo)

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Un disco non per tutti ma bellissimo.

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Adoro Chris Offutt e leggo puntualmente tutto quello che Minimum Fax pubblica ma questo romanzo mi ha deluso. Offutt sembra che scriva sempre "lo stesso romanzo", un po' come Simenon, ma alla fine sono sempre diversi ma questo dopo 100 pagine ho faticato a terminarlo. Pieno di cose "giuste", di personaggi giusti, di storia giusta, di giustizia giusta. Un po' troppo per me.

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