i giorni, i morti, un disco bellissimo, i libri

Quasi non  me ne sono accorto di essere arrivato a questo 30 ottobre. Sono talmente fuori fase che mi sono dimenticato che dovrei comprare caramelle e dolcetti per i bambini e le bambine che domani sera verranno a suonare il campanello di casa nostra. Tanto lavoro ma anche momenti di assenza, di giorni che sembrano sonnambulismo. Mi faccio 13 giorni di fila senza giorni liberi e va bene così. Fuori piove a dirotto. L'autunno. Mio padre mi invia le foto coi fiori che ha scelto da portare al cimitero per mia madre, i miei nonni, i miei bisnonni, suo fratello e quando guardo le foto penso a come io e mia sorella non lasceremo eredi. Finirà tutto. E onestamente non riesco a vederci nulla di male. E mi piace vedere quando i fiumi si ingrossano. Mi piace sedermi su una panchina bagnata e guardare la corrente che porta verso il lago rami, detriti, un pallone, una borsa della spesa. Tutto mi sembra così normale guardando quell'acqua marrone che rumoreggia come quei dischi che piacciono a me.  

Uno come questo che si può ascoltare qui ed è davvero bellissimo:


e poi ci sono libri che voglio leggere anche se poi vorrei la testa a posto per scrivere qualcosa di buono:



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