San Rocco, tornare a lavorare, Fondazione Luigi Einaudi/Nicola Galati, John McIllvanney

 


E si torna a riascoltare Jenn e ovviamente anche i Carissa's Weird.

 

Ho ricominciato a lavorare il 16 agosto, festa di San Rocco, la festa del rione dove sono cresciuto. Centemero, a Costa Masnaga. Sono riuscito a tornarci sabato pomeriggio, visto che lavoravo metà giornata. Mio padre mi aveva tenuto da parte due panini benedetti e prima di tornare a Lugano mi sono seduto nella chiesetta che sta nella piazzetta dove la mattina celebrano la messa. Non sono credente ma ho acceso qualche cero per i miei morti e ho dato una carezza alla statua del santo. Mai mi vergognerò di sedermi nelle chiese e fermarmi a riflettere guardando statue, dipinti, l'altare. Quante volte me l'hanno fatta baciare da bambino quella statua. La migliore amica di mia madre, Ancilla, si ricorda sempre di me il giorno di San Rocco. Mi scrive augurandomi di star meglio. E di non pensare sempre alla morte.

E intanto al lavoro sto già correndo come un pazzo. 

Niente di nuovo sotto il sole della mia idiozia.

Sono fiero di far parte della Fondazione Luigi Einaudi e se vi interessa scoprire qualcosa in più del pensiero di Luigi Einaudi ci sono questi bellissimi podcast curati dall'amico Nicola Galati. Se andate su questo link poi potete trovare tutti gli altri.

e proposito di liberali:



E intanto ho terminato la trilogia di John  McIlvanney:



Quando mi consigliarono questa trilogia mi fu detto che avrei dovuto leggerla a vent'anni perché mi avrebbe fatto meno male. L'ho letta a 45 e mi ha fatto un male cane. Certo, un bel po' verbosa ma cazzo che roba, di una umanità devastante. E alla fine si finisce sempre male.


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