Un giro a Berna, tornare al lavoro e leggere

 

Ieri siamo tornati a farci un giro a Berna e siamo stati davvero tanto bene. Arrivati alle 9 avevamo un disperato bisogno di un caffè e come al solito ci sono cascato sempre nel bar fuori dalla stazione: 4 franchi e 30 a testa (qui a Lugano è 2 franchi e 60 a testa) ma abbiamo chiacchierato un bel po' con una giovane barista di origini ticinesi che ci ha fatto morire dal ridere col suo dialetto misto con lo Schweizerdeutsc. Durante il viaggio di ritorno abbiamo discusso sul fatto se riusciremmo o no a vivere e lavorare a Berna e la risposta è stata che sì, che ce la faremmo mentre invece nella placida, supercurata campagna svizzera moriremmo di inedia e precisione. Aggiungo solo una piccolissima nota conclusiva: le so le ragioni e bla bla bla bla ma ogni volta che trovo un bagno pubblico a pagamento mi sale la solita nausea per questa società e per le sue derive securitarie e di pubblico decoro.

 


Le vacanze me lo sono godute molto ma molto poco. Venerdì torno già al lavoro, con tanta ansia nel cuore e il vuoto nella testa e faccio una fatica terribile a trovare qualcosa di interessante da leggere e allora ho accettato di leggere dei noir che mi avevano consigliato un libraio tempo fa e soprattutto torno a rileggere Jay.

E poi c'è sempre Andre Dubus:


 

Commenti

Post più popolari