Liguria, Georgia, libri e altro

 

Molto bello questo articolo di Carmelo Palma: " Il ripudio della libertà. Sulla Georgia l’Italia prevedibilmente non c’è"


Fossi stato un cittadino ligure avrei votato per Bucci o mi sarei astenuto. 

Di quello che succede al famigerato campo largo non me ne frega un cazzo ma vedo che i soliti benpensanti di sinistra, la bella gente moralista, i manettari e reportiani di ogni colore se la stanno prendendo come al solito coi cittadini che votano per la Destra, coi cittadini ignoranti/beceri/razzisti complici dei ladri e del malaffare.



Si tengano Schlein, Conte, Fratoianni, Bonelli, Renzi, Calenda, Magi, Grillo e compagnia cantante.

D'accordissimo col twee di Enrico Costa:

"Sembrava tutto in discesa: la piazza forcaiola, le dimissioni coatte, il Campo Larghissimo giustizialista, Report a urne aperte. Non avevano fatto i conti con gli elettori. La via giudiziaria toglie di mezzo l’avversario, ma non fa vincere le elezioni."

Lorenzo Cianti su L'Opinione delle Libertà" : "LIGURIA SPACCATA A METÀ: BUCCI VINCE PER UN SOFFIO"

Alla seconda rilettura di "Lions" sono tornato ad ammirare la bravura di Bonnie Nazdam nel raccontare di spazi sconfinati, di paesi abbandonati, di spettri, di amore, di sparizioni. Leggendolo mi sono accorto di come anche io sto conducendo una vita sempre più ritirata se non esco per il lavoro e che faccio sempre più fatica a frequentare luoghi dove sono costretto a parlare, rispondere a domande, a fare gruppo.

E qua sotto un po' di arrivi in casa fra libreria e biblioteca e finalmente Einaudi ha deciso di ripubblicare l'unico romanzo di Thomas Pynchon che ancora non possedevo e quello, fra i suoi, più difficile che io abbia letto.




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