Carcere, Silvia Cecchi, Boualem Sansal, Michel Laub

 


Molto bello questo libretto di Silvia Cecchi intitolato "Carcere" (Liberilibri)  e il tema della giustizia riparativa mi interessa tantissimo anche se so che è molto divisivo e in molti storceranno il naso di fronte a questo mondo d'intendere la giustizia e più in generale un modo di concepirare la giustizia e l'espiazione della pena che non sia solo e soltanto anni e anni di carcere.

 
Mentre in Italia la cronaca si occupa delle crisi di nervi di presunti scrittori/scrittrici/intellettuali che si attorcigliano intorno alla grande questione della loro idiozia ci sono grandi scrittori come Boualem Sansal che rischiano la vita e dei quali sostanzialmente non frega un cazzo questi a nessuno.

Che bello questo romanzo di Michel Laub: "Diario della caduta" (Feltrinelli). Mentre lo leggevo ho pensato a come il trauma che segnò mio nonno durante la guerra abbia contribuito a formare il carattere di mio padre e dei miei zii. I suoi silenzi, le sue assenze, i suoi scatti d'ira improvvisi, la sua paura del buio.



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