Mia madre e leggere "La vita profonda" di Martina Faedda (Edizioni Nottetempo)
"La vita profonda" di Martina Faedda (Edizioni Nottetempo) è un romanzo che respira di dolore purissimo ma anche di una possibile e lenta rinascita. L'ho letto fra ieri sera e questo pomeriggio sentendo in tutto il corpo la tremenda assenza di mia madre. Non mi perdonerò mai di essere stato così tanto messo male mentre lei moriva.
Ieri a pranzo coi miei ho mangiato come al solito pochissimo, ho litigato per cinque minuti e poi
ho lasciato perdere, ho lasciato che le ore scorressero lente prima di poter ritornare qui a Lugano. Da quando mia madre se n'è andata è come se avessi perso tutte le parole giuste per poter trascorrere del tempo in serenità con mio padre e mia sorella.
Quando c'era mia madre era come se riuscisse a trasmettermi un briciolo di calma e serenità.
Mi bastavano i suoi sguardi per non sentirmi sempre fuori posto.
Ieri è stata davvero dura.
E comunque uno dei più bei romanzi letti negli ultimi mesi.
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