questi giorni e la feccia in Italia e all'Europarlamento e grazie a Pina Picierno e Carlo Calenda e Federica Corsi
Sono stati giorni di merda. Con mio padre che è stato male. E quindi giorni fra sala di rianimazione, reparti, visite, incontri. Giorni del cazzo. Giorni faticosi perchè stare così tanto coi miei parenti è debilitante. Abbiamo vite diverse, non ci vediamo mai. Adesso mio padre sta un po' meglio. E io sono qui, a Lugano, spossato, che non dormo da venerdì e appena tornato dal lavoro che cerco di ascoltare qualche disco e di non pensare troppo al futuro perchè non ne vale la pena e di cercare di leggere questi due libri e di scrivere e di non farmi troppo male.
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Non mi piace usare la parola feccia. Per niente. E la mia distanza da gran parte della classe politica italiana, da questi partiti, dai suoi votanti è quasi totale. Ad oggi me ne resterei a casa. Non c'è nulla al momento per un liberale radicale come me da votare. In questi giorni sull'Ucraina si è mosso molto bene Carlo Calenda ma da qui a votarlo ne passa. Di certo dalla Meloni e da quel pretino di Tajani sono distante e poi c'è la FECCIA leghista, pacifista collaborazionista, i grillini di merda, i fratoianni e bonelliani del cazzo, i barberiani, i cacciariani e la merda varia.
Non ci sono liberali italiani al Parlamento europeo ma sono almeno felice che ci sia stata quella pattuglia di piddini a votare a favore del Rearm.
E quindi grazie a Pina Picierno che è per me la vera segretaria di quel partito del cazzo che il PD.
Per quelli che passano di qui e diranno: Che belle argomentazioni, solo insulti.
Rispondo: mi occupo di queste cose quando posso e quando riesco ma il disgusto e la rabbia che provo è lo stesso che provava no Marco Pannella e mio nonno partigiano per tutti voi pacifisti del cazzo, sinistrorsi di merda, amici e leccapiedi di tutti gli autocrati, dittatori.... partigiani e resistenti a corrente alternata...
Lo capisco bene mio nonno partigiano liberale in questi giorni.
Lo capisco bene.
Ho compreso la solitudine che ha vissuto dalla fine della guerra fino all'ultimo suo giorno di vita. Il suo sentirsi fuori posto. Il suo non essere pacifista. Il suo essere antifascista e anticomunista. La sua dolcezza.
Ah, sui grillini le parole migliori sono quelli di Federica Corsi:
"Imbonitori e cialtroni. Parassiti del sistema, fornitori di redditi e bonus in cambio di voti, nati da un Vaffanculo Day che ha indebitato un paese per generazioni. Incapaci e fascisti. Ecco cosa siete."
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e questo film è bellissimo:
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