libri, sale d'attesa, Appello per la nomina di Donatella Corleo a Garante della Regione Sicilia, The Luyas, lo schifo che mi fanno leghisti e grillini e aviessini e i piddini che ci si alleano
Finalmente due giorni liberi prima di tornare domani al lavoro.
Con qualche libro preso dalla biblioteca e ho già letto stanotte "Scalp" di Hugues Micol (Oblomov Edizioni) e mi è piaciuto tantissimo visto che racconta la vita di Jonathan Glanton, uno dei protagonisti dei miei romanzi preferiti di sempre: Meridiano di sangue.
E mentre tenevo fra le mani questo volume ho pensato a Gianfranco Franchi e non tanto per il libro ma per la voglia comune di dedicarsi a un autore, a un percorso, a un mondo e di studiarlo. Vivo discosto e con la depressione che mi mangia ma non posso fare a meno di leggere.
tenendo fra le mani questo volume e non tanto per il libro ma per la voglia di dedicarsi a un autore, a un percorso, a un mondo e di studiarlo. Vivo discosto e con la depressione che mi mangia ma non posso fare a meno di leggere e quando mi dicono di uscire e fare qualcosa vorrei solo rispondere che quando sto in mezzo alla gente io mi sento male.
Come ieri che che ho portato mio padre in un poliambulatorio per una visita medica.
Mentre aspettavamo in una sala d'attesa gremita sono arrivati tre agenti della Polizia Penitenziaria che scortavano un detenuto ammanettato per una visita o un esame.
Mi sono vergognato per i commenti dei presenti in sala su quest'uomo. Commenti volgari, pieni di rabbia, ignoranza
Sapete ormai quanto mi stiano a cuore certe questioni e ho dovuto trattenermi per non esplodere contro queste teste di cazzo.
"APPELLO
Signor Presidente,
la Regione Sicilia, al pari di altre regioni italiane, con legge regionale n.5 del 19
maggio 2005, si è dotata del Garante per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e per il loro reinserimento sociale.
Il Garante è un organismo indipendente con potere di controllo sui luoghi di privazione della libertà personale, quali gli istituti penitenziari, i luoghi di polizia, i centri
di permanenza per i rimpatri (CPR), le residenze per l’esecuzione delle
misure di sicurezza (REMS, istituite dopo la chiusura degli Ospedali
Psichiatrici Giudiziari), i trattamenti sanitari obbligatori e le residenze per anziani.
Un compito, una funzione, un onere importante e delicato. Il ruolo di Garante dei detenuti della regione Sicilia è vacante da quando, il 1° aprile scorso, il prof. Santi Consolo ha rassegnato le dimissioni.
La Sicilia “ospita” ben 23 carceri: un numero superiore a quello di ogni altra regione d’Italia. La situazione delle strutture penitenziarie della regione presenta un quadro complesso, in diversi casi, allarmante. Un “sistema” carcerario in forte difficoltà con oltre 6.700 persone detenute, un sovraffollamento del 104% rispetto alla capienza regolamentare. Situazioni particolarmente critiche nella provincia di Trapani, Caltanissetta,
Palermo, Catania, Agrigento, ma un po’ ovunque si registrano criticità
e situazioni di profondo disagio: tra i detenuti, ma in generale un po’
in tutta la più vasta comunità penitenziaria.
Una situazione che richiede che con urgenza sia nominato il Garante, perché possa collaborare
con le altre figure istituzionali preposte e fare fronte alle necessità
e aidisagi di migliaia di persone detenute che oggi si trovano prive di
un riferimento istituzionale regionale.
Una persona da individuare e scegliere sulla base di competenze specifiche ed esperienza nel settore, maturate sul campo, di comprovata indipendenza.
Crediamo che questa persona sia la signora Donatella Corleo: da decenni militante e “difensora” dei diritti civili.
Da sempre Corleo si è spesa e si spende per Diritto, per il diritto-dovere al Diritto,
la sua tutela e rispetto, a cominciare dal luogo più difficile e arduo, il carcere appunto.
La sua storia parla per lei, costituisce una garanzia per tutti e ciascuno.
Corleo è senz’altro la persona in grado di assicurare le concrete, necessarie, urgenti
risposte
alle tante questioni carcerarie dell’isola: ne fa fede la sua storia,
il suo stesso “vissuto”. La sua attività da sempre è contraddistinta per
l’attenzione costante a tutte le componenti del mondo carcerario: dalle
condizioni delle persone detenute (sovraffollamento, accesso alle cure,
episodi di autolesionismo e suicidi) alla dignità del lavoro svolto da
operatori, agenti e amministratori delle strutture
penitenziarie, educatori e volontari.
Tra le qualità apprezzate e riconosciute della signora Corleo, la capacità di promuovere un dialogo costante e costruttivo con tutte le parti: istituzioni locali e nazionali,
autorità giudiziarie, personale penitenziario, associazioni del terzo
settore, le famiglie e le persone detenute: sempre con equilibrio,
ascolto e nel pieno rispetto dei ruoli. Con la sua instancabile azione
ha saputo richiamare le istituzioni competenti affinché siano garantiti,
senza eccezioni, i diritti basilari previsti dalla legge, troppo spesso
disattesi nella quotidianità carceraria: diritto alla salute,
all’istruzione, il contatto con i familiari, la tutela della salute
mentale, la vivibilità degli spazi detentivi, la necessità di percorsi
di reinserimento effettivi e dignitosi.
Ha saputo coniugare fermezza e spirito di mediazione, consapevole che il carcere è uno dei luoghi dove si misura concretamente la tenuta dello Stato di diritto.
Per questo, Presidente Schifani, ci rivolgiamo a Lei, animati da spirito civico eistituzionale
e ci permettiamo di segnalare la signora Corleo per la carica-incarico
di Garante per i diritti delle persone private della libertà personale
della regione Sicilia.
Servi di Mosca.
E perfetto Marco Taradash
"5Stelle e Lega hanno votato contro l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. Lo stesso ha fatto AVS ma non partecipando al voto. A occhio e croce la metà del Centrosinistra e un quinto del Centrodestra sono compagni di merenda di Putin. Chiederanno di votare a sinistra per una alternativa al governo Meloni alle prossime politiche, sentiranno il rumore di fondo. Specie se candidata sarà la segretaria che ha svenduto ogni promessa di Pd riformista ai burattini di Putin e ai quaquaraquà verderossi."
Commenti
Posta un commento