fine del lavoro ridotto e due dischi bellissimi
Da metà marzo, quando il cinema ha chiuso, e fino a pochi giorni fa ho ricevuto una sorta di cassa integrazione che in Svizzera viene chiamata “lavoro ridotto”. Sostanzialmente fino a maggio mi hanno pagato il 100% calcolata sulla media dei guadagni degli ultimi 12 mesi e poi il 70%. Dal 20 luglio al 13 agosto era il periodo di ferie già fissato a dicembre e durante le ferie, da prassi, non ricevo soldi o meglio alla mia paga oraria precedente viene aggiunta, durante l'anno, una percentuale ferie che dovrebbe molto ipoteticamente maturare queste ferie.
Il cinema riapre il 26 agosto e ieri è arrivata
la comunicazione che nel mese di agosto sarà interrotta l'erogazione
del lavoro ridotto, in attesa di ulteriori decisioni da parte della
Confederazione. Non ho nulla da rimproverare ai miei datori di lavoro, anzi, li posso solo ringraziare per avermi aiutato durante questi mesi. Non me lo sarei mai aspettato e invece è andata in questo modo.
Di sicuro dal 1 settembre non godrò più di questo lavoro ridotto e per noi lavoratori a ore verranno pagate solo le ore effettivamente lavorate. Una notizia che mi ha messo ovviamente di malumore quando già non sto bene di mio, la depressione mi sta devastando, e anche perché proprio pochi giorni ho pure ricevuto la disdetta del parcheggio auto e da queste parti trovare un parcheggio è come impegnarsi nella caccia al tesoro.
L'industria cinematografica sta messa malissimo e mi auguro solo che anche solo lentamente la vita possa tornare alla normalità e che le sale, pur col distanziamento, si riempiano almeno un pochino per poter lavorare.
Non mi interessa star qui a piangere o a supplicare lo stato di risolvermi i problemi.
Non fa per me.
Ho cominciato a spedire curriculum e valutando alcune possibilità di cambiamento.
È durissima ma è da quando sono un ragazzino che faccio una vita del cazzo e me la devo sbrigare con le mie forze.
Ovviamente le mie uniche possibilità d'impiego sono lavori umili e tendenzialmente nel settore pulizia, in fabbrica o robe simili.
Col mio carattere e le mie idee faccio una fatica del diavolo a pensarmi in altri luoghi di lavoro.
Poi ieri sera avevo la testa storta e ho deciso di uscire a fare due passi e la sfiga ha voluto che incontrassi due colleghi sottocasa che mi hanno riempito la testa con le loro storie di vacanze al mare e in montagna, uscite a cena, a pranzo, spaghetti allo scoglio, l'abbronzatura da mostrare, la piscina, la palestra, il cane, la figa, la birra, la macchina, la Playstation, la Champions League.
Non ho praticamente aperto bocca e con la scusa del supermercato che stava per chiudere sono riuscito a scappare.
Ho camminato con le cuffie accese e tornato a casa ho bevuto una birra dietro l'altra ascoltando la mia compagna parlare.
Il suono della sua voce mi ha tranquillizato ma non ho dormito tutta notte.
Fortuna che ho i libri e la musica
Questi due dischi li sto ascoltando parecchio in questi giorni. Uno, Pornography, me lo porto dietro da una vita mentre l'altro, "Caligula", di Lingua Ignota è un capolavoro contemporaneo: scurissimo, violento, torrenziale, doloroso, faticoso, urlato, liberatorio, demoniaco e vorrei trovare prima o poi le parole giuste per recensirlo.
In assoluto uno dei miei dischi 2019 - 2020.
- qui -
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