"Cose che bisognerebbe sapere" di A. M. Homes (Minimum Fax, traduzione di Adelaide Cioni)
Ricordo ancora con gioia il giorno che acquistai nella Libreria Cavour a Lecco e lessi “La sicurezza degli oggetti” di A. M. Homes (Minimum Fax, traduzione di Martina Testa). Era il 2001. Lavoravo in Cooperativa. Fu un'emozione incredibile. Disturbante, violenta. Fu l'incontro con un'autrice che da allora non ho mai smesso di leggere e apprezzare. Ieri dalla libreria ho ripreso la seconda raccolta di racconti pubblicata da Minimum Fax “Cose che bisognerebbe sapere” (traduzione di Adelaide Cioni) e in questo giorno libero ho riletto tutto d'un fiato i suoi undici racconti. La Homes scrive semplicemente da Dio e questi racconti ti prendono allo stomaco, al cuore, scavano nelle perversioni e nella solitudine delle nostre vite, illuminano squarci di violenza e ossessioni, raccontano di una ex first lady che si prende cura del marito con l'Alzheimer, di una dottoressa che si ammala di cancro e che viene scavata dentro privandola della possibilità di avere figli, di bambini che scoprono la morte, di chip sottopelle per localizzare la nonna malata, di rapporti sentimentali esauriti/prosciugati/consumati, di una donna che raccoglie dalla spiaggia preservativi gonfi di quello sperma da utilizzare per rimanere incinta, di famiglie slabbrate/ferite/morte, di Suburbs e coyote e di corpi che si ricoprono di piume, di incomunicabilità, di silenzio tombale ma anche di voglia di vivere. Cercateli, leggeteli i racconti della Homes e anche il resto della sua produzione. Io ne sono innamorato ormai da quasi vent'anni e ogni volta che (ri)leggo un suo racconto o un suo romanzo torno sempre a innamorarmi.
(Scrivendo queste due righe ho scoperto che queste due raccolte non sono piu' disponibili da Minimum Fax e che solo La sicurezza degli oggetti è stata ripubblicata da Feltrinelli)
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