NESSUNO TOCCHI CAINO NEWS - EMERGENZA COVID: RITA BERNARDINI È IN SCIOPERO DELLA FAME PER AMNISTIA, INDULTO, LIBERAZIONE ANTICIPATA SPECIALE

 NESSUNO TOCCHI CAINO NEWS

Anno 20 - n. 43 - 14-11-2020

Contenuti del numero:

1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : EMERGENZA COVID: RITA BERNARDINI È IN SCIOPERO DELLA FAME PER AMNISTIA, INDULTO, LIBERAZIONE ANTICIPATA SPECIALE
2.  NEWS FLASH: USA: COSA POTREBBE CAMBIARE CON BIDEN PER CARCERI E PENA DI MORTE
3.  NEWS FLASH: EGITTO: DIECI GIUSTIZIATI NEL CARCERE DI MINYA
4.  NEWS FLASH: IRAN: DUE GIOVANI FUSTIGATI IN PUBBLICO PER FURTO
5.  NEWS FLASH: EMIRATI: ‘CRIMINI D’ONORE’ E STUPRO DI MINORENNI PUNIBILI CON LA PENA DI MORTE
6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


EMERGENZA COVID: RITA BERNARDINI È IN SCIOPERO DELLA FAME PER AMNISTIA, INDULTO, LIBERAZIONE ANTICIPATA SPECIALE


Dalla mezzanotte del 10 novembre 2020, la Presidente di Nessuno tocchi Caino Rita Bernardini ha intrapreso uno sciopero della fame rivolto a Governo e Parlamento affinché affrontino quanto di drammatico sta avvenendo nelle carceri.

Rita Bernardini ha così motivato la sua iniziativa: “Quel che è certo è che è irresponsabile il comportamento del Governo e del Parlamento di fronte all’espandersi della pandemia negli istituti penitenziari. Amnistia, indulto, liberazione anticipata speciale (proposta di legge del Partito Radicale e di Nessuno tocchi Caino presentata da Roberto Giachetti anche sotto forma di emendamento al “Decreto Legge Ristori”), modifiche sostanziali del decreto ristori che ristora ben poco detenuti e detenenti, ma qualcosa - subito - la devono fare. Per prima cosa, occorre che la popolazione detenuta DIMINUISCA sensibilmente.”
L’Italia è tra i Paesi europei che hanno segnalato il più alto numero di persone contagiate dal Covid-19 tra le mura delle prigioni. I numeri che provengono dal Dap e aggiornati alla sera dell’8 novembre parlano di 537 positivi al Covid fra i reclusi e 728 contagiati fra gli operatori.
“Il virus è penetrato persino nelle sezioni del 41 bis (ma non era il luogo più sicuro?) del carcere di Opera. Scegliere, agire, combattere. Vivere, far vivere. Con le armi della nonviolenza”.
Umberto Baccolo e Delfina Unno Pastalunghi, di “Folsom Prison Blues”, hanno lanciato su Facebook una particolare catena di supporto allo sciopero della fame indetto da Rita Bernardini.
Se vuoi affiancare per uno o più giorni Rita Bernardini nel suo sciopero della fame e sostenere l’appello al Governo e al Parlamento per Amnistia, indulto, liberazione anticipata speciale e modifiche sostanziali del decreto Ristori, invia una mail a bernardini.rita@gmail.com oppure vai sulla pagina facebook di Folsom Prison Blues.
Per saperne di piu' : https://www.ilriformista.it/ecco-perche-ho-iniziato-lo-sciopero-della-fame-o-si-svuotano-le-celle-o-sara-una-sentenza-di-morte-175331/

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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

USA: COSA POTREBBE CAMBIARE CON BIDEN PER CARCERI E PENA DI MORTE
Joe Biden ha promesso di porre fine alle carceri private, alla cauzione in contanti, alle pene minime obbligatorie, alla pena di morte, e di ridurre la popolazione carceraria di oltre la metà.
Ecco il parere degli esperti su quello che Biden potrà effettivamente fare.
Dopo “Black Lives Matter”, una riforma della polizia ha dominato il dibattito nel paese. Ma Biden ha potere diretto solo sul FBI e altre agenzie di sicurezza “minori”.
Gli Stati Uniti hanno circa 18.000 corpi di polizia “locale”, tutti con propri regolamenti. Biden non potrebbe fare altro che offrire finanziamenti a chi applichi nuovi metodi, o tagliarli a chi non lo facesse.
Questa strategia “economica” ha funzionato in passato, ma oggi solo il 3% del budget del governo è rivolto alle forze dell'ordine locali, quindi imporre i cambiamenti con questo sistema non è facile.
Biden potrebbe riattivare un sistema di monitoraggio sul comportamento scorretto da parte delle forze dell'ordine che Trump aveva bloccato. Avrebbe bisogno dell’appoggio del Congresso per fissare per legge uno standard nazionale per l'uso della forza. Al Congresso i Democratici sono in maggioranza alla Camera, ma il Senato è in bilico, e solo dopo un ballottaggio il 5 gennaio si saprà se l’attuale situazione si sbloccherà.
Biden ha promesso di “ridurre la reclusione minorile quasi a zero”.
Trump ha smantellato una serie di protezioni previste per i minori. Biden proporrà che i precedenti penali dei minori vengano cancellati, vieterà che i minori vengano detenuti in strutture per adulti, e contrasterà gli arresti per i cosiddetti "reati di status": reati che non sarebbero tali se uno fosse un adulto, come il bere alcolici e l’assenza ingiustificata da scuola.
Quanto alla pena di morte, Biden può abrogarla dal sistema federale (e solo da quello) se il Congresso vota una legge in tal senso. Trump aveva forzato la ripresa delle esecuzioni federali, ferme da 17 anni, facendone effettuare 7 in pochi mesi. Un nuovo procuratore generale potrebbe fermarle. Biden potrebbe, alcuni dicono “dovrebbe”, spingersi oltre, e proclamare una moratoria sulle esecuzioni federali, cosa che Obama aveva più volte promesso, ma mai fatto. Una tale azione simbolica influenzerebbe i processi abolizionisti in fieri in diversi stati.
Biden vorrebbe porre fine alla cauzione in contanti", che ha definito una "moderna prigione per debitori". Il Presidente però ha poca influenza diretta sulla cauzione, dal momento che è usata raramente nel sistema federale.
Potrebbe chiedere al Congresso di approvare leggi che offrissero sovvenzioni agli stati per adottare alternative. La vicepresidente Harris aveva proposto una legge simile nel 2017.
Biden vorrebbe eliminare le pene minime obbligatorie. A partire dal 1984, il Congresso ha approvato dozzine di leggi “emergenziali” che, impedendo ai giudici di applicare attenuanti, fissano “a prescindere” le pene per un'ampia gamma di reati. Decine di migliaia di persone stanno scontando condanne federali molto lunghe, anche all’ergastolo, per reati che la sensibilità di oggi ritiene “minori”. Biden e Harris hanno promesso di interrompere questo meccanismo, e di rivedere le condanne arretrate, soprattutto quelle per “reati di droga non violenti”.
Biden e la Harris sono contrari alle prigioni private. Trump però, poco prima della scadenza del suo mandato, ha rinnovato per 10 anni molti dei contratti con le ditte private, contratti che per Biden sarebbero difficili da rescindere. L’alternativa è “lasciare vuoti quei posti”. Anche i centri di detenzione per immigrati clandestini sono spesso affidati ai privati. Ridurre il numero di detenuti “normali” e “immigrati” è possibile ma, dicono gli esperti, potrebbe avere un “costo politico” rilevante.
Più in generale, Biden si è impegnato a stanziare 20 miliardi di dollari da investire per privilegiare la prevenzione sulla repressione. L’idea è di concedere fondi solo agli stati che creassero “comprovati ed efficaci” programmi sociali di prevenzione.
(Fonte: themarshallproject.org, NtC, 09/11/2020)

Per leggere l’analisi completa usa il link riportato sotto.
Per saperne di piu' : http://www.nessunotocchicaino.it/notizia/usa-cosa-potrebbe-cambiare-con-biden-per-carceri-e-pena-di-morte-60317713

EGITTO: DIECI GIUSTIZIATI NEL CARCERE DI MINYA

Dieci uomini sono stati recentemente giustiziati nel Carcere di alta sicurezza di Sharq al-Nil a Minya, capoluogo dell’omonimo governatorato, ha riportato il 9 novembre 2020 il sito d’informazione Youm7.
La data delle esecuzioni non è chiara.
Gli uomini erano stati condannati a morte con l'accusa di omicidio premeditato e provenivano dai governatorati di Qena, Assiut, Fayoum, Giza e Il Cairo. Avevano età compresa tra 34 e 53 anni.
(Fonti: Mada Masr, 11/11/2020)
 

IRAN: DUE GIOVANI FUSTIGATI IN PUBBLICO PER FURTO

Due giovani sono stati fustigati in pubblico l’8 novembre 2020 a Golbahar, nel nord-est dell'Iran, dopo essere stati riconosciuti colpevoli di furto.
I media filogovernativi hanno riportato le dichiarazioni del “Procuratore Pubblico e Rivoluzionario” della città di Golbahar, il quale ha affermato che i due hanno ricevuto 74 colpi di verga ciascuno. Ogni anno in Iran centinaia di persone vengono regolarmente fustigate, a volte in pubblico. Secondo la legge iraniana più di 100 "reati" sono punibili con la fustigazione. I reati includono furto, aggressione, vandalismo, diffamazione e frode.
Viene inoltre usata per punire comportamenti privati, come l'adulterio, le relazioni intime tra uomini e donne non sposati, "violazione della morale pubblica" e rapporti sessuali omosessuali consensuali. Il regime emette regolarmente sentenze di fustigazione nei confronti di manifestanti, dissidenti e accusati di adulterio e furto.
(Fonte: Iran-HRM, 08/11/2020)


EMIRATI: ‘CRIMINI D’ONORE’ E STUPRO DI MINORENNI PUNIBILI CON LA PENA DI MORTE

I cosiddetti "crimini d'onore" saranno da ora in poi punibili come qualsiasi altro crimine negli Emirati Arabi Uniti (EAU), dopo che lo Stato del Golfo il 7 novembre 2020 ha annunciato una profonda revisione del suo codice penale islamico. 
In molti paesi arabi, i "crimini d'onore" sono ritenuti meno gravi, per cui i parenti maschi possono evitare l'imputazione per aver aggredito o ucciso una donna considerata un "disonore" per la famiglia.
Gli Emirati Arabi Uniti non avranno più linee guida separate per i casi relativi a delitti "d'onore", che in precedenza comportavano pene ridotte da tre a 15 anni di carcere.
In futuro, i responsabili saranno condannati all'ergastolo o alla pena di morte. L'unica eccezione è prevista nel caso in cui la famiglia della vittima rinunci alla "punizione”, ma anche in questo caso la pena minima sarà di sette anni. Le riforme legali, che sono state approvate dal Presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Khalifa bin Zayed Al-Nahyan, prevedono anche pene più elevate per altri reati contro le donne.
I condannati per molestie sessuali dovranno affrontare condanne più dure, ha riferito il quotidiano di Abu Dhabi, The National. Il giornale ha aggiunto che coloro che vengono riconosciuti colpevoli di aver stuprato un minore o "qualcuno con capacità mentali limitate" saranno d’ora in poi condannati a morte.
Le organizzazioni femminili e i gruppi per i diritti umani chiedono da anni che il principio di “difesa dell'onore" venga superato, sostenendo che porti gli uomini ad affrontare punizioni ridotte nel caso abbiano ucciso donne.
Il Paese sta inoltre abolendo le sanzioni per il consumo e il possesso di alcol per le persone di età superiore ai 21 anni.
Sebbene le bevande alcoliche siano disponibili nei club e nei bar di numerose città degli Emirati Arabi Uniti, in precedenza gli adulti dovevano essere in possesso di una licenza rilasciata dal governo per acquistare o trasportare alcolici e per tenere liquori in casa.
Le modifiche sembrano consentire anche ai musulmani cui finora era stato impedito di ottenere le licenze, di bere da ora in poi liberamente.
Verrà anche revocato un divieto di lunga data per le coppie non sposate di vivere insieme.
Gli espatriati che vivono negli Emirati Arabi Uniti, che costituiscono il 90% della popolazione del Paese, potranno da ora evitare i tribunali della Shariah islamica per questioni riguardanti il divorzio e l'eredità.
(Fonti: AFP, Reuters, 07/11/2020)

Commenti

  1. Non sono d'accordo con nessuno tocchi Caino, chi sbaglia deve pagare, covid o non covid.

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