Sulla riapertura dei cinema + Julien Baker + Cloud Nothings + Rachel Cusk

Ho letto in questi giorni le dichiarazioni del ministro Franceschini a proposito della prossima riapertura di cinema (e teatri) ma senza consumo di cibo/popcorn in sala. Ecco, io non lavoro in un cinema italiano ma a Lugano e la situazione è bloccata pure qua da tempo ma mi chiedo come i cinema senza popcorn/cibo/bevande come potrebbero guadagnare e rimanere in piedi.

Tra l'altro dimostrando l'ennesima ignoranza di una certa classe politica e di tantissimi tantissimi, dispiace dirlo, cittadini su cosa sia e come funzioni un'attività produttiva, una filiera economica.

Probabilmente Franceschini e altri come lui hanno in mente sale cinematografiche di stato, igienizzate, ripulite dalla feccia e aperte solo a quella ristretta cerchia di snob di ogni genere, classe sociale, appartenenza politica con la quale preferisco non avere a che fare.

Ma ormai ci si è convinti che vedere un film sulla tv, sul pc, sul tablet sia come vederlo in sala.

A pensare che per ogni cosa (cibo, libri, film, vacanze, lavoro) si debba spendere poco, soddisfacendo ogni nostro desiderio, sempre e comunque, salvo poi lamentarsi della decadenza del mondo contemporaneo, dei bassi salari, della mancanza di diritto e bla bla bla bla bla.

Per fortuna mi consolo con "Little Oblivions" il nuovo album di Julien Baker:


 

e quello dei Cloud Nothings: "The Shadow I Remember":

 


 

E un libro che aspettavo di leggere da tempo e che ritirerò fisicamente lunedì quando riapriranno le librerie:


perché adoro Rachel Cusk.  e poi arriveranno questi:

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