"Atti innaturali, pratiche innominabili" di Donald Barthelme (Minimum Fax, traduzione di Ranieri Carano) + diritti umani + Giovanna Boda

 

 "Kellerman, giganteggiante per il gin, attraversa di corsa il parco a mezzogiorno con il padre nudo infilato sotto un braccio. Il vecchio Kellerman cerca di ripararsi con tutt'e due le mani e ulula nel vento impetuoso, sebbene talvolta canti nel sole radioso. Dove c'è vento impetuoso ulula, e dove c'è sole radioso canta." (pag. 123, dal racconto "Storia fotografica della guerra")

Che racconti questi e che bello tornare ciclicamente a rileggerli e che voglia anche di leggere qualcosa di nuovo di Aimee Bender che ne ha curato la prefazione. Davvero non c'è niente da aggiungere. Hanno più di cinquant'anni e non hanno perso nulla di freschezza, inventiva, splendore stilistico. Sono racconti che sono un invito rivolto a tutti gli scrittori o aspiranti scrittori a non rinchiudersi dentro a stereotipi, a gabbie, a stilemi da classifica, a scelte fatte solo per essere pubblicati/vendere/farsi un nome. Non voglio dire che bisogna scrivere per forza come Donald Barthelme (non credo che questi racconti "difficili" possano piacere a tanti lettori) per essere dei bravi scrittori ma questi racconti fanno capire quante possibilità, voci, toni, argomenti e percorsi sono a disposizione di un aspirante scrittore.

"Ci incontrammo sotto il pallone, al tuo ritorno dalla Norvegia. Mi chiedesti se era mio; ti risposi di sì. Il pallone, dissi, è una spontanea apertura autobiografica, connessa con il disagio da me provato in tua assenza, e con l'astinenza sessuale, ma ora che il tuo soggiorno a Bergen è terminato, esso non è più nessario e neppure pertinente. Rimuovere il pallon non fu difficile: autofurfoni con rimorchio portarono via il telone ormai sgonfio, che ora giace in un magazzino nel West Virginia, in attesa di un nuovo periodo d'infelicità. Un giorno, chissà, quando io e te avremo litigato." (pag. 38, dal racconto "Il pallone")


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Se vi interessa, scrivete all'indirizzo mail: radicaliprpiemonte@gmail.com

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Un grande abbraccio a Simona Boda, vittima del linciaggio mediatico che tanto piace a destra e a sinistra, e a tutti i suoi cari che stanno vivendo ore terribili.

E riporto le parole di Enrico Costa, deputato di Azione che in Parlamento sta portando avanti battaglie sacrosante sulla giustizia, : Una dirigente Miur si è gettata dalla finestra dopo che le accuse contro di lei sono finite a 9 colonne sui giornali. Il titolo del giornale è la vera sentenza. La sentenza vera, magari di assoluzione, arriverà tra anni, ma chissenefrega. Altro che presunzione d’innocenza!

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 - sto cominciando ad ascoltarlo e mi ha già rapito -

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