Una giornata di delusioni ma per fortuna che c'è Anna Von Hausswolff


Se fossi costretto a scegliere un solo libro da portarmi su un'isola deserta, in un viaggio, in una cella sceglierei sempre Moby Dick . L'opera di Melville mi accompagna sin da ragazzino e ciclicamente torno a rileggerla trovando sempre spunti inaspettati. Anche per questo quando sono andato in biblioteca e ho visto la riduzione a fumetti di Dino Battaglia (Lo Scarabeo, a cura di Santo Alligo e con la prefazione di Carlo Piano), originariamente pubblicata nel 1986, non ho potuto fare a meno di prenderla in prestito. L'avevo già letta da bambino e purtroppo, ormai prossimo a compiere 42 anni, ne sono uscito deluso perché da queste tavole emerge quasi esclusivamente la "storia" della caccia alla balena che è una parte del libro di Melville mentre vorrei trovare un fumetto o un film che restituisca tutta la complessità di Moby Dick, le sue atmosfere, la tassonomia, l'orrore, la sfida, il dolore, l'ossessione, gli odori, l'olio, il grasso. Ci sono volte che penso che forse solo uno come Lars Von Trier potrebbe riuscirci.

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Forse è solo un periodo ma sono giornate di delusioni letterarie e non solo. Ne avevo letto molto bene di "Adorazione" di Alice Urciuolo (66thand2nd) e invece dopo una cinquantina di pagine l'ho mollato. Non riuscivo proprio ad andare avanti. Non so se è perché la scrittrice è una sceneggiatrice ma anche questa volta mi è sembrato di leggere una sceneggiatura ben congegnata e adattissima per essere trasformata in una fiction o in un telefilm giovanilistico. Mi fermo qui. E ripeto che fatica che faccio a trovare belle storie di adolescenti. E spero nei prossimi giorni di trovare qualche libro che non mi deluda in questo modo.

Per fortuna che forse da fine settimana prossima dovrei tornare a lavorare veramente e che in giro c'è una come Anna Von Hausswolf e non posso smettere di ascoltare questo album e spero di poterla ascoltare dal vivo nel suo tour di solo organo:

Commenti

  1. Per essere sicuri di non incorrere in delusioni è buona idea affidarsi ai cari vecchi classici. Dopo aver letto nei mesi scorsi, con piacere, tutti i libri di Monica Dickens, mi sono messa a leggere il suo ben più famoso zio.

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    1. ciao Silvia, infatti sono tornato a rileggere I Cantos di Pound anche se se ieri sera ho letto una bella raccolta di racconti di un autore italiano di cui scrivero' nei prossimi giorni.

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