Libri, cinema e robe che non capisco e quanto ho in testa Battisti
Oggi è stata una giornata durissima al cinema. Forse la prima vera giornata dura di lavoro dopo un anno e mezzo di pandemia. Sale sporchissime e bagni che non voglio nemmeno descrivere. Il primo cesso sporco di vomito, merda, sangue dalla riapertura che per pulirlo ci ho messo un sacco di tempo. Non avrei nemmeno dovuto lavorare oggi e l'ho saputo ieri sera alle 21. Non mi lamento perché il mio lavoro esige di lavorare, da settembre fino a maggio, sempre nei festivi e nei fine settimana.
Mi sono svegliato alle 5 per andare al lavoro.
Tornato dal cinema una ragazza che vive nel palazzo mi chiede: "A settembre cercate personale?" e le rispondo "Spero di sì ma devi mettere in conto di lavorare sempre nei fine settimana, a Natale, Pasqua, 1 maggio e tutte le feste religiose".
E lei, studentessa di economia, mi chiede: "Cavolo, ma come mai? Ma davvero?"
Ero talmente stanco che le ho consigliato solo di mandare il curriculum e di lasciarmi andare, anche perché avrei dovuto seguire un'assemblea che mi interessava parecchio e avevo preparato anche un intervento da leggere ma ormai era troppo tardi e sono finito solo sotto la doccia.
Lei è una ragazza ma so bene che ancora oggi nel 2021 c'è una valanga di persone che non ha alcuna cognizione di cosa sia il settore dell'intrattenimento, del cinema, della ristorazione e nemmeno dell'industria e dell'artigianato e dell'agricoltura e aggiungerei di un cazzo di niente.
Sono solo e soltanto consumatori beoti e popolino che sbraita e piange giorno e notte.
Domani sarà un'altra giornata infernale ma una volta uscito dal cinema andrò in libreria a comprare questo libro che aspettavo da tempo:
E sto ascoltando tanto tantissimo Battisti quando vado al lavoro.
Che poi non son pochi quelli che pur usufruendo regolarmente di attività di intrattenimento nei giorni festivi, non si rendono conto che qualcuno deve pur lavorarci. Triste.
RispondiEliminaMolto triste. Infatti non è tanto semplice, almeno nel cinema dove lavoro, trovare personale disposto a sacrificare i fine settimana e i festivi. Quelli che accettano poi spesso durano pochissimo. La mia compagna ha lavorato per tanti anni nel mondo dell'alberghiero e ha ancora il dente avvelenato con molti clienti.
Elimina(e come lei, spesso abbiamo avuto brutte disavventure con persone che dicono di voler difendere i diritti dei lavoratori, che tengono i libri/giornali giusti in stanza, che vedono i film di qualità e che scrivono magari sui giornali articoli che condannano lo sfruttamento dei lavoratori)
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