"Un piede in paradiso" di Ron Rash (La Nuova Frontiera, traduzione di Tommaso Pincio) + altre cosette

 

Confidavo molto nel romanzo “Un piedein paradiso” di Ron Rash (La Nuova Frontiera, traduzione di TommasoPincio) e invece mi ha un po' deluso. Una storia raccontata attraverso cinque voci/capitoli diversi e ambientata in una contea agricola degli Appalachi, in quella terra strappata dai coloni ai Cherokee e che fra non molto verrà sommersa per trasformarla in un lago artificiale. C'è di mezzo il cadavere di un uomo scomparso, quello di Holland Winchester (reduce della Guerra di Corea, testa calda e amante delle scazzottate) e intorno a lui si muovono: lo sceriffo Will Alexander (un matrimonio fallimentare e accusato di aver tradito le origini della propria famiglia) che cerca il cadavere; Amy (incinta di Holland) e suo marito Billy (sterile e discendente di una famiglia poco fortunata) responsabili dell'omicidio di holland; Isaac, figlio di Amy e Holland, che scopre poco prima che la contea sia invasa dall'acqua le sue origini e la tragica verità che lo circonda; e infine il vicesceriffo Bobby che chiude il cerchio ed è testimone del cambiamento epocale e definitivo della contea. 

Un romanzo con delle belle premesse ma che ho trovato legnoso, noiosissimo, senza alcun tipo di fascino e solo le parti finali di ogni capitolo mi hanno davvero convinto. L'ho trovato sfilacciato, irrisolto, con uno stile che non mi ha mai appassionato ed è come se dentro a questo romanzo ci fosse nascosta la possibilità di un altro romanzo (forse una vera e propria saga familiare che partisse dai tempi dei coloni) o una serie di racconti distinti ma ben legati fra di loro a costruire un mosaico affascinante della contea.

Peccato ma mi aspettavo molto di più.

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Se vi va potete vedere e ascoltare la conferenza stampa di presentazione dei quesiti referendari sulla Giustizia promossi da Lega e Partito Radicale e qui i testi provvisori dei 6 referendum.

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 Un disco che sono tornato ad ascoltare con grandissimo piacere e quanto cazzo è bello.

 



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