Louis-Ferdinand Céline

 

 

 

Ieri è stato il sessantesimo della morte di Louis-Ferdinand Céline.

Il mio scrittore preferito in assoluto.

Ho tutti i suoi libri, anche in varie edizioni. Li ho letti, riletti e non smetto mai di riaprirli. E compro e leggo anche tutti quei saggi in italiano a lui dedicati.

 

Ho anche quel libro dannato e se uno entra in casa nostra lo vede tranquillamente. Una persona una volta mi ha detto che dovrei nasconderlo "Perché sai, insomma..." e io invece lo tengo al suo posto anche se è pieno di cazzate schifose (ma lo stile qui è incredibile, uno splendore), dispiacendomi invece per il fatto che la nostra casa è talmente piccola che molti nostri libri sono negli scatoloni o in cantina perché non abbiamo letteralmente posto per tenerli, anche perché la quantità di libri aumenta di settimana in settimana.

Se a  qualcuno interessa questa domenica su il Giornale ci sarà uno speciale dedicato allo scrittore francese di tre pagine curato dalla traduttrice céliniana Valeria Ferretti e Andrea Lombardi, con un saggio inedito di Éric Mazet e altre perle.