Piccola rassegna stampa. Numero 53 + introduzione Covid Pass

 



Ecco qui la cinquantaduesima uscita della mia piccola rassegna stampa. Rispetto a settimana scorsa ieri il Consiglio Federale ha deciso di imporre il Covid Pass anche al cinema, nei ristoranti, nei bar. Insomma nei luoghi al chiuso. Vediamo come andranno le cose per noi al cinema perché non è una situazione semplice, tantomeno da gestire al lavoro. Speriamo che non sia un ulteriore disicentivo a venire al cinema. Perché una cosa è guardare un film in tv, un'altra è farlo in sala. Non solo per il grande schermo ma anche per il contesto, il resto del pubblico, i volti che creano quella magia unica. Speriamo bene... perché ovviamente la situazione si scaricherà su noi lavoratori... e quando hai a che fare con un valanga di spettatori che si lamentano sempre sul nulla.....

Ecco qui gli articoli:

- "Ecco i “nuovi” Talebani: come i vecchi (anzi gli stessi), totale continuità con il regime del 2001" di Federico Punzi (Atlantico Quotidiano)

- ""Sono sempre i soliti talebani"(RSI)

- "Le foto. Shamsia Hassani, paladina dei diritti delle donne. Ecco chi è la street artist" (Avvenire)

- "Nowhere is safe: Uyghur activist faces deportation back to China after being arrested in Morocco" di William Young (Independent)

- "Intervista a Ekaterina Ziuziuk, portavoce di Supolka Italia, sulle condanne in Bielorussia di Kolesnikova e Znak" di Alessio Falconio (Radio Radicale)

- "Compagni che cancellanoLa sinistra illiberale non è meno pericolosa della destra autoritaria" di Christian Rocca (Linkiesta)

- "Referendum sulla giustizia: una firma per salvarci da Travaglio e dal trio manette" di Ciriaco M. Viggiano (Il Riformista)

- "Repubblica rimpiange la gogna, che grana la norma sulla presunzione d’innocenza" di Tiziana Maiolo (Il Riformista)

- "Ambrogio Crespi: «Io, in carcere per mafia graziato da Mattarella. Coi miei figli fingevo di essere in missione» di Luigi Ferrarella (Corriere della Sera)

- "Mattarella e la grazia ad Ambrogio Crespi, ogni tanto la giustizia c’è…" (Il Riformista)

- "Ennesimo morto a Sollicciano: in un anno 700 atti di autolesionismo nel carcere di Firenze, ma nessuno si indigna" di Piero Sansonetti (Il Riformista)

- "Il narcisista Gratteri continua a paragonarsi a Falcone e Borsellino, ed evoca i due giganti contro la Cartabia" di Piero Sansonetti (Il Riformista)

- "Morte di Fedele Bizzocca, il vero colpevole è lo Stato: è stata omissione di soccorso" di Giulio Cavalli (Il Riformista)

- "Domenico Papalia in carcere da 44 anni con gravissime patologie e senza speranza di uscire" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "“Rade può riabbracciare i figli”, la gioia di Rosa che per mesi ha visto i suoi bambini soffrire" di Rossella Grasso (Il Riformista)

- "Penitenziari pronti a riesplodere: nessun decreto e agenti sul piede di guerra" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Ariaferma, il film sul rapporto detenuti-agenti. Crespi: “Racconta l’umanità di un modo che ho vissuto” (Il Riformista)

- "L’orologio più buio L’impossibilità di uscire dalla cultura del linciaggio (o anche solo di discuterne)" di Francesco Cundari (Linkiesta)

- "Yoshi, dal Giappone alla Svizzera per morire"di Kaoru Uda e Ester Unterfinger (Swissinfo)

- "L'emiro d'Europa travestito da gentiluomo" di Giulio Meotti

- "Calabria, simboli e curiosità sulla scheda" di Gabriele Maestri  

- "Tamponi ai no vax pagati dallo Stato. La proposta sbagliatissima di Bonomi e Landini Tre motivi per cui è una cattiva idea scaricare su tutti i contribuenti le bizze e le ansie dei No Pass (Huffington Post)

- "La febbre di fare Sì, Milano è proprio bella" di Giovanni Verga (Linkiesta)

- "Ma che bel paese Ti ricordi certificazioni verdi e altre favolose avventure in treno" di Guia Soncini (Linkiesta)

- "L’impostura identitariaNel meraviglioso mondo di Zan dare di frocio a un leghista anti Zan non è reato" di Guia Soncini (Linkiesta)

- "Il sistema di milizia, una specialità svizzera in difficoltà" di Sonia Fenazzi (Swissinfo)

- "Contrabbandieri di pappagallini rinascimentali" di Lisa Vozza

- "Per capire la Guerra civile è molto meglio "l'usato"di Alessandro Gnocchi (il Giornale)

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