"Il libro della follia" di Anne Sexton (La nave di Teseo, traduzione di Rosaria Lo Russo) + The World is a Beautiful Place & I am No Longer Afraid to Die

 "prima era il pannolino che avevo
addosso sporco e mia
madre mi odiava per questo e io
mi amavo per quanto ma l'odio
vinceva, no?, certo, e il disprezzo
vinceva e il disgusto vinceva e per 
questo io sono un'accumulatrice di parole
le tengo dentro anche se sono
sterco oh Dio sono una che scava
non sono un'oziosa
vero?
(pag. 79, da "L'Accumulatrice seriale")

Anne Sexton. Ho incontrato le sue poesie da adolescente. Mi scontrai con questi suoi versi:

"Le pillole sono una madre, anzi
meglio perché ce n’è di ogni colore,
buone come caramelline.
Mi sono messa a dieta per la morte.
"

e da allora, anche con grande fatica, ho cercato di recuperare le sue opere tradotte e la biografia a lei dedicata. Le leggo e rileggo costantemente. Non mi abbandonano mai. Sono giorni duri, difficili, pesanti. Ci sono volte che riesco a tenere a bada la depressione, altri invece che proprio mi sento a terra. Ieri ero molto stanco ma dopo il lavoro dovevo cercare una giacca nuova, pagare alcune bollette, andare in farmacia per comprare garze e bende per l'ustione che ho sul piede sinistro (mentre scolavo la pasta si è rotto un manico della pentola). E quando sto a terra mi risulta ancora piu' difficile stare a contatto con le persone. Sono tornato a casa sfinito. E per fortuna c'era la mia compagna a consolarmi. E i libri. Mi sono messo a leggere e rileggere "Il libro della follia" (tradotto finalmente da Rosaria Lo Russo per La nave di Teseo e uscito originariamente nel 1972, due anni prima del sucidio di Anne ) e mi sono sentito a casa, mi sono sentito bene e male. Mi sono sentito dilaniato. Mi sono salite le lacrime. Non sono riuscito a dormire. Ho bevuto troppe birre ma non mi sembravano mai abbastanza. Il giorno che non trovassi piu' voglia di leggere credo che sarà il momento di togliermi di mezzo.

"1. Angelo di fuoco e genitali, 
 
che mi dici di una mamma verde melma
la prima che mi obbliga a cantare, la prima
che mi mette sul cesso per la pantomima
marrone dove lei è il re e io l'accattone?
"Nella buca che puzza," dissi, "c'è Satana!"
E lui mi morse le chiappe e mi rubò l'anima.
 
Tu dell'antica fiamma, donna di fuoco,
di candela, becco Bunsen, di fornace
di barbecue e di energia solare feroce,
abbocca ghiaccio, neve, pioggia, Signorinella,
ti infileresti nel canale di scolo delle tenebre
per finire di spaccarti le cervella.
 
Madre di fuoco, fammi restare presso il tuo vorace accesso
mentre il sole ti muore fra le braccia sciogli il suo peso tremendo." (pag. 117)
 
....
 

E ormai anche The World is a Beautiful Place & I am No Longer Afraid to Die mi accompagnano da un sacco di anni ed è stato molto bello e consolante scoprire che è uscito il loro nuovo disco intitolato "Illusory Walls" che mi sta già prendendo parecchio.
 

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