Un romanzo del cazzo, Sharon Van Etten, Fondazione Luigi Einaudi

 

Continuo a ripetere che per me Don Winslow è uno degli autori più sopravvalutati degli ultimi anni. Ho provato a leggere questo romanzo e l'ho trovato veramente ridicolo. Davvero una cagata gigantesca. Non me ne voglia Ellroy che ha parlato bene di Winslow ma i suoi romanzi mi appaiono sempre come scontati e non certo dei capolavori o roba che ti entra in testa e ti macina il fegato, ti riempie di dubbi, ti apre porte su mondi infiniti, dà voce ai tuoi pensieri e alle tue emozioni.

Non ho bisogno di questa roba e nella mia operazione di sottrazione di questi ultimi tempi ho deciso anche di eliminare tutti i libri che capisco immediatamente che non mi interessano.

Meglio rileggere.

Aspettare.

Attendere.

...


E invece l'ultimo disco di Sharon Van Etten è bellissimo. Vorrei tanto vederla dal vivo. Anche se poi non mi piace stare in mezzo alle persone. 

...

Senza che mi dilunghi troppo, per vari motivi e a seguito di tutta una serie di discussioni e di un'assemblea a cui ho partecipato i miei dubbi sul campo largo liberal-demoratico aumentano. Continuo a sperare che qualcosa di buono possa nascere ma... intanto ho deciso, dopo qualche mese di riflessioni, che domani verserò per la prima volta la mia quota associativa alla Fondazione Luigi Einaudi. E tutto questo è anche frutto delle discussioni e ascolti con l'avvocato Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione, e col bravissimo Nicola Galati.

E quanto sono profetiche le parole di Luigi Einaudi del 1954 e sono molto dispiaciuto per il risultato di Macron in Francia. Davvero molto deluso e preoccupato.



Commenti

  1. Di Winslow ho letto recentemente Città in fiamme, invogliato da alcune buone recensioni trovate in rete. Una mezza delusione, tanto che gli altri della saga li lascio dove sono.
    Per il resto, di lui non letto nient'altro.

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    1. Io amo il noir dall'adolescenza e il noir ti fa male, ti sconquassa, non ti dà sicurezze. Ellroy ti mangia da dentro. David Peace uguale. Derek Raymond ti trascina in abissi inenarrabili. E poi c'è il mio amato Jim Thompson che ha un romanzo intitolato "The Killer Inside Me" e la sua autobiografia "Bad boy"... ecco io cerco nel noir questa roba che sta anche dentro di me. Quel lato oscuro che ci portiamo dentro, o almeno che mi porto dentro io e tanti altri come me.

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