Rileggere "La democrazia in America", Havel, immagini bellissime, altri libri sul tavolo e non me ne frega nulla di quel che combinerà il PD

 

Sono molto felice di aver deciso di acquistare questo libro che ho letto e riletto ma che ormai sta altrove. Saggio che è un po' come un'avventura e che vista l'aria che tira da tanti anni ho una gran voglia di tornare a rileggere.

E visto che si parla di politica, vi confesso che di quello che sta accadendo al PD me ne frega davvero poco. Per quanto mi riguarda la scelta di muoversi verso un partito che guardi ai Cinque Stelle, a Conte e a tutto quel mondo che va dal Fatto Quotidiano a tutta una certa intellighenzia di sinistra è suicida ma forse vogliono solo creare un nuovo partito che accontenterà tutti, compresi gli orfani di Berlinguer e compagnia bella. Ovviamente liberissimi di farlo ma io preferisco restare altrove e costruire qualcosa di nuovo o andare per la mia strada anche da solo.

E a distanza di anni quanto sto male all'occasione persa di Fare per Fermare il Declino, col suo programma bellissimo.

 

E aggiungo anche che ieri ricorreva l'anniversario della nascita di Havel e l'amico Simone Bellandi su twitter ha scritto queste due righe che condivido: "Il 5 ottobre ricorre l'anniversario della nascita Vaclav Havel ed è conseguente constatare come molti in questo paese riservino a Volodymyr Zelenskyj lo stesso sprezzo ostile che allora si riservò al dissenso oltrecortina e che rappresenta un'ignominia della nostra storia".

Di sicuro Havel non è ancora molto gradito a tutta una certa sinistra. 

 

E se vi interessa settimana prossima ci sarà il congresso dell'Associazione Luca Coscioni.

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Intanto altri libri arrivati oggi:

Succede che mi vengono questi menti di riempirmi la casa di libri. Tendenzialmente quando non sto molto bene. La vita va in questo modo.

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Oggi l'immagine più bella che mi porto a casa è quella di una ragazza tutta vestita di nero, i capelli corti, magrissima che legge Madame Bovary in riva al lago fumando una Marlboro, sottolineando e senza cellulare e cuffie in vista. Il sorriso sulle labbra.

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 Una bella band che coverizza un brano del disco della mia vita.