Lavorare e leggere e i Lush
Stamattina la sveglia è suonata come al solito alle 4 e 45 per cominciare alle 5 e 45 ma ero già sveglio dalle 2 e non sono riuscito a riprendere sonno anche perché ogni notte il mio giovane vicino e la sua nuova compagna, di ritorno da qualche festa o discoteca, si mettono a scopare o parlare o litigare ed è impossibile, almeno per me, riprendere sonno e anche per questo la giornata di oggi è stata particolarmente massacrante visto che ho dovuto sia pulire, aiutando una mia collega, che preparare popcorn.
E preparare popcorn dalle 8 alle 16 non è proprio uno scherzo e con addosso la depressione tutto diventa ancora piu' faticoso. Anche se poi un po' sono contento che i popcorn che preparo piacciano molto ai clienti e soprattutto sono contento che adesso che sono qui al computer c'è la mia compagna che sta leggendo sul letto e che quando sono tornato mi ha abbracciato forte.
Ma riesco comunque sempre a leggere tanto e ieri ho terminato un romanzo prezioso che ha delle pecche ed è forse anche un po' legnoso in alcuni passaggi ma che riesce a parlare di un tema ostico (non troppo inaspettatamente) all'ordine del giorno: l'aborto. E a farlo con grande grazia, durezza e precisione.
Mi sono un po' commosso perché so cosa vuol dire quando questo tema ti tocca da vicino.
Sono completamente a favore dell'aborto e aggiungo anche della gravidanza per altri, della fecondazione assistita, dell'adozione da parte di persone dello stesso sesso e ovviamente anche del matrimonio.
Ed è un ritratto degli Stati Uniti livido, cupo, toccante, spietato che ci restituisce un paese lacerato, feroce, malato ma pieno ancora di persone che non accettano di tacere, di nascondersi e che continuano fra mille difficoltà a voler respirare e vivere.
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E cavolo i miei 15 anni.
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