che belli i racconti di Samanta Schweblin

 

Amo i racconti e mi dispiace trovare col contagoccie raccolte di racconti ma per fortuna SUR ha pubblicato questa raccolta che mi ha fatto impazzire stamattina.

Ero libero oggi (ero, perché già da metà pomeriggio il lavoro viene sempre a bussare alla porta con richieste, messaggi e il mio stato d'ansia perenne) e li ho letti tutti questi racconti e finalmente racconti inquietanti, disturbanti, profondissimi, commoventi e scritti da Dio e ok, potrei citare Shirley Jackson, Stephen King, Julia Slavin e un sacco di altra roba ma cazzo qui c'è la voce assoluta di Samanta Schweblin.

Faccio fatica a scegliere il racconto migliore ma forse quello che dà il titolo alla raccolta mi ha smosso parecchia roba dentro perché la mia nonna materna Maria Bernardina Romilda mangiava lumache vive e uccideva con lo scalpello sia i topi che i conigli. e come la protagonista di questo racconto aveva qualcosa di inquietante e l'ha trasmesso a me, mia sorella e a mio cugino Paolo e a mia cugina Nadia. Anche a me piace mangiare robe crude e poi son cresciuto circondato da gabbie piene di canarini e pappagalli. Avevamo anche un pappagallo parlante, Piccolo. Ma tutta questa raccolta è piena di spunti bellissimi e anche quello col negozio di giocattoli e Dio Santo come scrive bene Samantha.

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