giorni, lavoro, Kaja Kallas, Gaia Tortora, letture bellissime dell'anno e Ian McEwan
Son giornate del cavolo e fra domenica e oggi mi sono distrutto al lavoro (ho una mano che non riesco quasi a chiudere per quanto ho usato l'aspirapolvere) per una serie di eventi e per l'arrivo di Creed che ha riempito la sala piu' grande di una valanga di maiali e ho pure un mal di testa che mi perseguita da settimane all'improvviso che si mescola insieme alle poche ore di sonno ma fra le poche cose buone di questi giorni sono felice per la rielezione in Estonia di Kaja Kallas che non smetterà di inviare armi all'Ucraina
e l'altra buona notizia è l'elezione a Presidente onorario del Partito Radicale di Gaia Tortora, una delle migliori giornaliste in circolazione e con quel piglio incredibile che mi ha sempre sentire a casa quando mi capita di ascoltarla ma fra le emozioni migliori e domani, lo finisco, c'è questo libro bellissimo che mi sta anche commuovendo:
e non ho potuto fare a meno di acquistare questo:
e domani sono libero ma la depressione non mi lascia mai.
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