Le mani che bruciano, Iosif Brodskij, Everything But The Girl

Son tornato dal lavoro con le mani che bruciano.

Succede sempre quando ho preparato una valanga di sacchi di popcorn dopo aver pulito cessi e sale e sono nervoso e con poche ore di sonno addosso e poco cibo in corpo e di voglia di mangiare ne ho meno di zero. Lo stress mi mangia il corpo. L'ha sempre fatto.

Creme varie sulle mani, acqua fredda in doccia, qualche birra e poi arrivano le vesciche, i lividi, il tempo che passa, gli incubi che hanno preceduto la sveglia che ormai non ha bisogno di suonare. Se non sono già sveglio ci pensano le gatte a chiedere cibo.

E mentre scrivo queste righe bruciano le mani.

E poi arriva il messaggio di un'amica che vive lontanissima, data per morta varie volte, che mi scrive: "Lo devi leggere assolutamente":

"Sicuramente. Come stai?"

"Secondo te?".

Mi manda un selfie. Guardo la sua frangetta ingrigita, i suoi occhi verdi, le pareti ricoperte di libri alle sue spalle, i quattro gatti addormentati sul divano, una foto di Ratzinger sul sofà, due bottiglie di vino e un piattino con cetrioli e formaggio sul tavolo. Lo stesso sguardo pieno di dolore di sempre.

"Bene".

"Testa di cazzo. Sei sempre una merda, Andrea".

....

Una vita che la passo insieme con Everything But The Girl.

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