"Memorie di Adriano" e la Bianca che viene sterilizzata

Quando ho la testa che si perde e che non si riesce a concentrare riesco a fare molto poco.

Lavoro, dormo poco ma voglio solo qualcosa che mi faccia stare bene anche se tendenzialmente non mi voglio mai davvero bene.

E allora stanotte, alle 2, mentre ero sveglio mi è salita la voglia di rileggere un libro importante per me e che invecchiando è come se mi si rivelasse nuovamente, riempiendomi di interrogativi e suggestioni. Sto invecchiando anche io. E mi sento forse piu' vecchio degli anni che mi porto addosso. Stanco dentro. Sfinito.

E allora nel fine settimana, anche se lavoro, parto col rileggere Memorie di Adriano, per rallentare un po' tutto.


E mentre la notte diventava alba e mi alzavo per andare al lavoro la nostra povera Bianca trascorreva addormentata addosso alla mia compagna le sue ultime ore di gatta capace di riprodursi. Sterilizzarla è un atto dovuto, necessario (bruttissima parola) ma saperla sotto i ferri e privata di qualcosa di suo mi ha spezzato il cuore.

Adesso è qui vicino a me, col suo body verde addosso che litiga con Emma.

Ma vorrei ucciderla perché dopo 470 franchi spesi per sterilizzarla mi ha appena fatto fuori la prima pagina di un libro della biblioteca.

E sorride la stronzetta con gli occhi semichiusi.

Ma la guardo.

E mi tremano le mani.

E vorrei solo piangere.

Tutto normale.

Tutto giusto.

Ma anche no.

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