Salman Rushdie, Vijayanagara, Toe, Macron, censura

 

Avevo bisogno di questo nuovo romanzo di Salman Rushdie. Ne avevo proprio bisogno. Non è uno dei suoi migliori romanzi ma avevo bisogno di un romanzo del genere che mi portasse via ma proprio via da me stesso e mi ricordasse la bellezza di raccontare una storia e di mondi che non conosco. Sono cresciuto con una nonna che mi raccontava storie, con un nonno che mi ha portato a Moby Dick e con una madre che mi invitava a parlarle dei libri che leggevo. Quando leggo e scrivo le storie non mi interessano poco ma cosa sono le storie, i personaggi, gli ambienti? Chi siamo? Chi è il narratore? E chi ascolta chi è? 

E questo romanzo storico molto ma molto sui generis racconta dell'ascesa e caduta dell'impero di Vijayanagara e ogni volta mi viene voglia di prendere e vederla questa India, questo Oriente che tanto mi affascina, per ricordarmi di quanto siamo italo centrici, europa centrici e via dicendo. 

Di andare a Varanasi.

Di entrare nel Gange.


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Amo i Toe e questo live è straordinario. 

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 Faccio parte di Alde e quindi anche di Renew (semplifico molto) e apprezzo tantissimo Macron e queste sue parole valgono anche per me: "« Tra i sondaggi a breve termine e l'interesse generale, scelgo l'interesse generale del Paese e se è necessario sostenere l'impopolarità, la sosterrò ».

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Ieri Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Luigi Einaudi, ha comunicato che la pagina della Fondazione è sospesa per una settimana a causa di una lezione di liberalismo dove Antonio Martino criticava la gestione della pandemia, green pass, esprimeva dubbi sui vaccini. Una roba gravissima questa sospensione.

L'ha spiegata bene ieri l'amico Giuseppe e ne ha scritto anche Luigi Mascheroni su Il Giornale: L'illiberale YouTube censura il pensiero del liberale  Martino e mi auguro che questa lezione venga immediatamente ripubblicata.

Le idee, le discussioni, la libertà, le liti, le rotture.

Censurare qualcuno è proprio una roba che odio.

 

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