l'albergo della nostra famiglia che scomparirà con me
Il tempo passa in fretta.
Fra pochi giorni farò 44 anni.
Tanti, troppi.
E non so quando avranno fine.
Ma sono giorni che guardo questa vecchia cartolina dell'albergo della mia famiglia paterna che sta dentro a una cornice a casa di mio padre.
La guardo e penso a mio nonno che lo avrebbe distrutto quell'albergo e a me che è una vita che mi piacerebbe farlo risorgere.
E poi cerco di immaginare chi fossero quelle persone che stanno in quella foto.
E a me piace vederci mia madre.
Che quell'albergo l'avrebbe di certo saputo gestire.
Sono rimasto forse il solo in famiglia che continua a pensarci, tranne forse per mio padre e mio zio che sono comunque contenti che non esista più.
La vivo come una questione privata e sono contento che valga solo per me.
E fuori arriva l'ennesimo temporale.
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