Piccola rassegna stampa 101 - libri - Bologna

 


 "«Cerco di rendere tutto più distante, il modo di scrivere anche le parole, devono gelare, tento di scarnificare le frasi. È un modo per tenere le cose lontane».

 


Ecco qui l'uscita numero 101:

- "Il caso Navalny o la tragica solitudine del dissenso russo" di Giuliano Ferrara (Il Foglio)

- "Thousands of Ukraine civilians are being held in Russian prisons. Russia plans to build many more" di Anne Applebaum (Apnews)

- "Storie di resistenza Incontri, attese e speranze nel viaggio di guerra verso Leopoli" di Elena Brizzi e Simone Matteis (Linkiesta)

- "Kyjiv è Europa Abbracciamo l’Ucraina, finiranno le sue notti insonni" di Christian Rocca (Linkiesta)

- "A San Vittore sono morti due detenuti in cinque giorni" (Milano Today)

- "In carcere non si sta al fresco" di Andrea Oleandri (Antigone)

- "Tutti i magistrati del caso Tortora fecero carriera. Tranne il giudice che lo assolse" di Stefano Bargellini (Il Dubbio)

- "Chi è Camillo Corallo, il detenuto 71enne e gravemente malato lasciato morire a Poggioreale: “Sto male, non voglio perdere la vita in cella” di Andrea Aversa (L'Unità)

- "All’Emilia Romagna il triste record di più detenuti del Nord Italia" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Ogni persona ha diritto alla speranza ma lo Stato investe briciole per le misure alternative al carcere" di Rita Bernardini (Il Riformista)

- "Il tragico costo dell’estate: malori, patologie e suicidi" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Minorenni ricoverati negli stessi reparti psichiatrici degli adulti" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Rimini, l’incubo della prima sezione dove sono violati i diritti umani" di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Intervista al Presidente Giuseppe Benedetto per EXTREMA RATIO di Nicola Galati" (Fondazione Luigi Einaudi)

- "Gli operatori penitenziari esclusi dal decreto “caldo” di Damiano Aliprandi (Il Dubbio)

- "Tolte di nuovo a Cospito le foto del padre e della madre" di Frank Cimini (Il Dubbio)

- "Il garantismo è una cultura che Fratelli d’Italia non ha mai avuto: il puritanesimo, per fortuna, non è nel nostro Dna" di Benedetta Frucci (Il Riformista)

- "Fine vita, morta “Gloria”: il suo è il secondo caso di suicidio assistito in Italia" (Il Dubbio)

- "Maschera antenata Le insospettabili convergenze tra l’antimafia repubblicana e quella di epoca fascista" di Iuri Maria Prado (Linkiesta)

- "La Svizzera, un Paese ostile al popolo rom" di Janine Schneider(Swissinfo)

- "Quando la Svizzera tentò di cancellare la cultura jenisch" di Janine Schneider(Swissinfo)

- "Assistenza ai familiari, la Svizzera alle prese con nuove sfide" di Ümit Yoker (Swissinfo)

- "Scusate se mi intrometto: ma perché dobbiamo continuare a pagare il canone Rai?" di Pierluigi Battista (Huffington Post)

- "La giustizia internazionale è (anche) un'invenzione italiana" di Marco Perduca (Huffington Post)

- "Guerra con le toghe? Macché, è solo ammuina: lo scontro sulla Giustizia è roba da ridere" di Valerio Spigarelli (L'Unità)

- "Il reddito universale di Grillo e la signoria delle macchine" di Andrea Venanzoni (Il Riformista)

- "Glossario politico: libertà di espressione" di Andrea Bitetto (Libdem)

- "Glossario politico: laicità" di Andrea Bitetto (Libdem)

- "Il mercato e i suoi nemici" di Andrea Bitetto (Libdem)

- "La cucina che fa bene Mangiare solidale a Milano" di Chiara Di Paola (Linkiesta)

- "Mr. How about you Quella volta che William T. Vollmann mi intervistò (e io intervistai lui)" di Gianluca Herold (Linkiesta)

- "L’educazione al dolore di Matteo B. Bianchi | La recensione del libro" di Sciltian Gastaldi (Il Riformista)

- "Gli schiavi d'Africa" di Giorgio Genetelli (Eco dello sport) 

- "“Biancaneve e i 7 nani” senza nani: la rivoluzione Disney per rispettare tutti e non offendere nessuno" di Gennaro Marco Duello (Fanpage)

...


E tanti libri oggi nello zaino, prima in libreria:


e poi in biblioteca:


...

Non seguo i programmi di approfondimento in tv/talk show ma stamattina ho acceso mentre stiravo e ho trovato su La7 la bravissima Flavia Fratello che moderava un dibattito a proposito della strage di Bologna. 
Tanto mi lega a quella strage: sono un Radicale iscritto al Partio Radicale e a Nessuno Tocchi Caino (e questo riferimento qualcuno magari non lo capirà e qualcun altro si incazzerà)
e quel giorno se mio padre non avesse cambiato i piani ci saremmo stati anche io, mia sorella e mia madre su un treno che da Milano ci avrebbe scaricato a Cesenatico.
Avevo un anno e mia sorella cinque ma devo anche dire che non ne posso più. 
Capisco tutto ma davvero tutto ma non ce la faccio più con questo "eterno passato" che continua a imperversare nel dibattito pubblico mentre il presente e il futuro si allontanano sempre di più.

 

Commenti