Ted Conover, uno dei miei libri dell'anno, Wishy, il riflusso gastrico

 




 
Quello di Ted Conover è uno dei miei libri dell'anno e magari per descriverlo potrei parlare di survivalisti, di mondo trumpiano, di un'America marginale ma questo libro ha parlato un po' al mio cuore  e ha parlato anche un po' di me che sogno di andarmene via da sempre, che ho amato gli spazi sconfinati, che vivo di solitudine e che sono sostanzialmente da sempre un marginale, un precario, un mezzo alcolizzato ma che vorrebbe avere un piccolo spazio tutto per sè. Un nerd insofferente all'oppressione statale. Mentre lo leggevo ho pensato tantissimo a una signora che ho conosciuto in questi anni qui a Lugano e che alla fine se ne è andata a vivere in una valle discosta per respirare per la prima volta, per fare quello che non aveva mai avuto il coraggio di fare. Al contrario di lei so già che non farò nulla. Ho paura di tutto ma ho pensato a mia madre che quando a mio padre fu offerto alla fine degli anni Settanta un posto di lavoro in Colombia lo spinse subito ad accettare, a emigrare, a farsi un'avventura. Eh, niente, purtroppo tutti i vicini del cazzo dalle loro vacanze dai parenti.
 
 

 
Alla fine è arrivato il conto da pagare per le mie scelte di vitra, per il mio poco prendermi cura di me stesso: sabato notte al Pronto Soccorso senza riuscire a respirare e senza voce: riflusso gastrico. Ho già cominciato con le medicine e anche con qualche cambiamento nel mio stile di vita. Difficile farlo però visto cheeri  alle 6 di mattina ero già al lavoro fino alle 9e 30, prima di rientrare e farmi 1430-21. Non sarà facile organizzare pranzi, cene, colazioni e abbandonare alcuni vizi.

Commenti