Un grande Andrea Bitetto: "Fine vita, il Tevere è stato prosciugato", l'esame di maturità, libri inutili, un mio racconto e i Red Worms' Farm

 In questi anni ho avuto la fortuna di aver incontrato sulla mia strada Andrea Bitetto: un liberale, un avvocato, un amico. Oggi è uscito un bellissimo intervento:

"Fine vita, il Tevere è stato prosciugato"

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La scuola finisce e io penso a quanto odiassi andare a scuola e a quanto odiassi anche le vacanze fra un anno scolastico e l'altro perché mi facevano odiare il caldo, il lago, il mare. Da quando ho mollato l'università dopo pochi mesi mi sono ripreso l'estate. La depressione e il mio sentirmi sempre a disagio e fuori luogo non sono mai passati come non sono mai passati gli incubi riguardanti la scuola. 

Il giorno prima dell'esame di italiano andai a sbronzarmi con due amici che avevano perso un anno.

Il giorno dopo scrissi qualcosa di bello su Ippolito Nievo. 

Mi salvai ma ero stanco.

Stanchissimo.

Stanchissimo della scuola, di cinque anni di Collegio, di zaini, di insegnanti, di madri, di compagni, di tutto.

Avevo solo voglia di mollare.

A 19 anni non avevo ancora la patente.

Se l'avessi avuta sarei partito e avrei lasciato tutto.

E invece mi iscrissi all'università.

Mi feci un male cane.

Farmi male è sempre stata la conseguenza di essermi adeguato.

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Ho provato a leggerlo. Ho provato a finirlo.Mi sono rotto i coglioni a pagina 300 ( in verità me li ero già rotti 200 pagine prima) e l'ho mollato. Noioso, rigido, perfetto per una classica serie tv. Piatto. L'autore non ha saputo comunicarmi nulla. Niente. Tutto perfetto in un certo senso. L'autore dovrebbe capire che sa scrivere, molto bene, delle piccole cose. Quelle piccole cose che fanno schifo a tanti che hanno la testa piena di ideologie, purezza e un sacco di altre rotture di coglioni che nei romanzi di solito fanno solo disastri. 

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Domenica esce un mio racconto intitolato "Santi". Devo ringraziare Valeria Zangaro per la disponibilità. Un racconto che scritto pensando a Chiasso, al Tommy, ai santi, alla morte, ai cavalli e a una ragazza bellissima coi capelli biondi.

 E a questa canzone: