Luna fredda su Babylon, tasse, Jens Kuross
Ho terminato "Luna fredda su Babylon" di Michael McDowell (Neri Pozza, traduzione di Elena Cantoni) ed è corso via velocemente fradicio di nero. Non è un capolavoro (anche la saga di Blackwater è strepitosa) e nessuno dei libri di McDowell lo è ma amo come riesce sempre a descrivere le miserie della vita, l'ipocrisia degli esseri umani, la sete di denaro, la meschinità che governa l'esistenza e come non fa sconti a nessuno e a come non concede nulla ai lettori per farli legare a questo o quell'altro protagonista. La vita fa schifo e ti travolge. Aggiungo: amo l'autore perché anche io amo i fiumi e da adolescente pedalavo fino al limaccioso e inquinato Lambro con la voglia di buttarmici dentro e farla finita e altre volte mi devo in riva a leggere fra le siepi e mi rilassavo e dormivo e scrivevo e fumavo e bevevo birra e ascoltavo e chiedevo scusa e mi sfogavo e c'era quel suono, quel suono che mi entrava in testa e mi faceva scomparire dal mondo per qualche ora.
Se penso a questi trovo perfette le parole di Silvio Garofalo: "Detassare gli utili, tassare gli inutili" e per il resto la politica italiana è davvero ridotta ai minimi termini.





Commenti
Posta un commento