IL VIAGGIO DELLA SPERANZA IN CALABRIA - Dagli stati di emergenza allo Stato di Diritto

 NESSUNO TOCCHI CAINO NEWS

Anno 20 - n. 34 - 12-09-2020

Contenuti del numero:

1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : IL VIAGGIO DELLA SPERANZA IN CALABRIA - DAGLI STATI DI EMERGENZA ALLO STATO DI DIRITTO
2.  NEWS FLASH: ARABIA SAUDITA: CONDANNE A MORTE COMMUTATE NEL CASO DELL’OMICIDIO KHASHOGGI
3.  NEWS FLASH: PAKISTAN: CRISTIANO CONDANNATO A MORTE PER BLASFEMIA
4.  NEWS FLASH: BAHRAIN: TRE CONDANNATI A MORTE PERDONO APPELLO FINALE
5.  NEWS FLASH: THAILANDIA: IL RE COMMUTA IN ERGASTOLO LA CONDANNA CAPITALE DI UNO SPAGNOLO
6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


IL VIAGGIO DELLA SPERANZA IN CALABRIA - DAGLI STATI DI EMERGENZA ALLO STATO DI DIRITTO


“Il viaggio della speranza” è il racconto per immagini, parole e atti dell’VIII Congresso di Nessuno tocchi Caino che si è tenuto nel Carcere di Opera a Milano nel dicembre del 2019.

“Il viaggio della speranza” non è solo un libro, è un viaggio vero e proprio che attraverserà la Calabria dal 12 al 20 settembre, venendo dalla Puglia, per proseguire in Sicilia dove saremo dal 20 settembre al 4 ottobre. Ci saranno incontri, presentazioni del libro e manifestazioni sui temi a noi cari, a partire dal superamento degli stati di emergenza verso l’affermazione dello Stato di Diritto.
Condividi il "cartellone" delle tappe calabresi e, soprattutto, incontriamoci!
Il titolo del volume di 440 pagine, dedicato a Marco Pannella, è tratto dal nome di una associazione americana contro la pena di morte, Journey of Hope - from Violence to Healing (Viaggio della speranza - dalla violenza alla guarigione), costituita da parenti delle vittime di reato e parenti dei detenuti nel braccio della morte che ogni anno, insieme, con una sorta di carovana della pace e della giustizia, attraversano gli Stati Uniti.
Oltre alla Prefazione di Tullio Padovani e alla Lectio Magistralis di Marta Cartabia, il libro contiene le riflessioni, le testimonianze e le emozioni emerse a Opera nei due giorni di un Congresso che, nel concatenarsi degli interventi di magistrati, giuristi, professori universitari, operatori penitenziari e detenuti, a suo modo è stato anch’esso una traversata dal dolore alla guarigione.
A partire dai detenuti di Opera, artefici del proprio cambiamento, il “viaggio” ha raggiunto Strasburgo e i giudici supremi europei, creatori del diritto umano alla speranza. La via della nonviolenza e del Diritto ha poi portato a Roma, innanzi ai massimi magistrati italiani della Corte Costituzionale, che hanno aperto una breccia nel muro di cinta del “fine pena mai”. La Carovana della speranza non si è fermata, ora corre verso una nuova frontiera, quella invocata da Aldo Moro: “non un diritto penale migliore, ma qualcosa di meglio del diritto penale”.
Come nel Docu-film “Spes contra spem - Liberi dentro”, anche nel libro “Il viaggio della speranza”, che dell’opera di Ambrogio Crespi è il seguito letterario, dalle testimonianze – in particolare dei detenuti – emergono con chiarezza una rottura netta con logiche del passato, una maggiore fiducia nello Stato di Diritto, la possibilità del cambiamento anche nel carcere e la conversione di persone detenute in persone autenticamente libere.
Il calendario degli incontri in Calabria è il seguente:

Sabato 12 settembre – Cosenza
ore 18:00 Piazza XI settembre (angolo Via Tagliamento)

Domenica 13 settembre – Lamezia Terme
Ore 11:00 Corso Giovanni Nicotera 130, Comizio del NO al Referendum

Domenica 13 settembre – Crotone
Ore 18:00 Museo e Giardini di Pitagora, Parco Pignera, Via Giovanni Falcone, 9

Lunedì 14 settembre – Sant’Onofrio (VV)
Ore 18:00 Municipio, Sala Consiliare Falcone-Borsellino

Martedì 15 settembre – San Luca (RC)
Ore 18:00 Piazza della Resistenza

Mercoledì 16 settembre – Siderno (RC)
ore 18:30 Piazza Municipio

Giovedì 17 settembre – Taurianova (RC)
Ore 18:30 Ex Palazzo Municipale di Radicena, Via XX Settembre

Venerdì 18 settembre – Palmi (RC)
Ore 18:00 Casa della Cultura

Sabato 19 settembre – Reggio Calabria
Ore 18:00

Allora ti aspettiamo e ti chiediamo di sostenerci, iscrivendoti a Nessuno tocchi Caino e, se lo hai già fatto, aiutandoci a trovare almeno un altro iscritto.

Sergio D’Elia, Rita Bernardini, Elisabetta Zamparutti


ISCRIZIONE A NESSUNO TOCCHI CAINO (almeno 100 euro)

Bollettino postale: intestato a Nessuno tocchi Caino, C/C n. 95530002
Bonifico bancario: intestato a Nessuno tocchi Caino, IBAN IT22L0832703221000000003012 PayPal: attraverso il sito www.nessunotocchicaino.it
Con carta di credito telefonando al 335 8000577
I contributi a Nessuno tocchi Caino sono deducibili dalle tasse in base al D.P.R. 917/86

5x1000 A NESSUNO TOCCHI CAINO

Firma nel riquadro “Sostegno alle organizzazioni non lucrative, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10 c. 1, lett d, del D. Lgs. N. 460 del 1997 e delle fondazioni nazionali di carattere culturale”
E riporta il codice fiscale di Nessuno tocchi Caino 96267720587
Per saperne di piu' :

------------------------------


NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

ARABIA SAUDITA: CONDANNE A MORTE COMMUTATE NEL CASO DELL’OMICIDIO KHASHOGGI

Un tribunale dell’Arabia Saudita il 7 settembre 2020 ha commutato le condanne a morte che erano state emesse contro cinque persone nel caso dell'omicidio, avvenuto nel 2018, di Jamal Khashoggi.
I pubblici ministeri hanno precisato che i cinque sono stati condannati a 20 anni di reclusione ciascuno dopo che la famiglia del giornalista ha deciso di perdonarli.
Khashoggi, un noto critico del governo saudita, fu ucciso all'interno del consolato saudita nella città turca di Istanbul da una squadra di agenti sauditi.
Nel 2019 i pubblici ministeri sauditi hanno messo sotto processo 11 persone i cui nomi non sono stati resi noti.
L’uccisione sarebbe stata ordinata dal capo di una "squadra negoziale" inviata a Istanbul per riportare Khashoggi nel Regno "per mezzo della persuasione" o, in caso di fallimento, "con la forza".
Nel dicembre 2019 il tribunale penale di Riyadh condannò a morte cinque persone per "aver commesso e partecipato direttamente all'omicidio della vittima". Altri tre furono condannati a pene detentive per un totale di 24 anni per "aver coperto questo crimine e violato la legge".
Altre tre persone furono dichiarate non colpevoli, compreso l'ex vicecapo dell'intelligence dell'Arabia Saudita, Ahmad Asiri.
Saud al-Qahtani, un ex consigliere del principe ereditario Mohammed, è stato indagato dalla procura saudita ma non è stato accusato.
Lo scorso maggio, il figlio di Khashoggi, Salah, ha annunciato che lui e i suoi fratelli stavano per "perdonare coloro che hanno ucciso nostro padre, cercando una ricompensa da Dio onnipotente", accettando la tesi che l'omicidio non fosse premeditato.
Questo ha consentito ai cinque, in base alla legge saudita, di evitare l’esecuzione.
Oltre alle commutazioni delle condanne a morte, la procura saudita ha fatto sapere che altri tre imputati hanno ricevuto condanne da sette a dieci anni di reclusione.
(Fonti: BBC, 07/09/2020)

PAKISTAN: CRISTIANO CONDANNATO A MORTE PER BLASFEMIA

Un tribunale della città pakistana di Lahore l'8 settembre 2020 ha condannato a morte un cristiano per "blasfemia", ha reso noto il suo avvocato.
Asif Pervaiz, 37 anni, si trova in custodia dal 2013, quando fu accusato di aver inviato messaggi di testo "blasfemi" a un ex supervisore al lavoro, ha detto ad Al Jazeera l'avvocato Saif-ul-Malook.
Il tribunale ha respinto la sua testimonianza in cui ha negato le accuse e lo ha condannato a morte.
"Il denunciante era un supervisore in una fabbrica di calze in cui Asif lavorava sotto di lui", ha detto Malook.
"L’imputato ha negato le accuse e ha detto che quest'uomo stava cercando di convincerlo a convertirsi all'Islam".
Parlando in sua difesa all'inizio del processo, Pervaiz ha affermato che il supervisore lo ha affrontato dopo aver lasciato il lavoro in fabbrica e quando si è rifiutato di convertirsi è stato accusato di aver inviato messaggi di testo blasfemi all'uomo.
Muhammad Saeed Khokher, il denunciante, ha negato di aver cercato di convertire Parvaiz, ha detto il suo avvocato, Ghulam Mustafa Chaudhry.
(Fonti: Aljazeera, 08/09/2020)


BAHRAIN: TRE CONDANNATI A MORTE PERDONO APPELLO FINALE

Tre cittadini del Bangladesh che sono stati condannati a morte in Bahrain per aver percosso a morte un uomo con un martello e un mattone hanno perso il loro ultimo appello, ha riportato il Gulf Daily News il 10 agosto 2020.
I tre uomini - di 30, 31 e 33 anni - lo scorso gennaio sono stati giudicati colpevoli e condannati a morte dall'Alta Corte Penale in relazione all’omicidio del 42enne Samsul Moushed, anch'egli cittadino del Bangladesh.
Alla base dell’omicidio ci sarebbe un debito non restituito.
(Fonti: The Gulf Daily News,10/08/2020)


THAILANDIA: IL RE COMMUTA IN ERGASTOLO LA CONDANNA CAPITALE DI UNO SPAGNOLO

Il Re della Thailandia ha commutato in ergastolo la condanna a morte che era stata emessa nei confronti del cittadino spagnolo Artur Segarra per l'omicidio nel 2016 del suo connazionale David Bernat a Bangkok, ha comunicato il 17 agosto 2020 il Dipartimento di Correzione.
Lo spagnolo è tra i detenuti che hanno beneficiato della grazia reale in occasione del 68esimo compleanno del Re Vajiralongkorn di Thailandia, resa pubblica il 14 agosto.
La grazia e la trasformazione della pena in ergastolo aprono per Segarra, che si trova in carcere dal febbraio 2016, la possibilità di avviare la richiesta di trasferimento in una prigione in Spagna, una volta completati almeno otto anni di reclusione.
Inoltre, i giudici hanno stabilito che lo spagnolo debba restituire alla famiglia della vittima circa 20.000 euro che sarebbe riuscito a sottrarre dalle sue carte di credito.
(Fonti: EFE, 17/08/2020)

Commenti

Post più popolari