NESSUNO TOCCHI CAINO NEWS - EGITTO: GIUSTIZIATI 23 PRIGIONIERI

NESSUNO TOCCHI CAINO NEWS

Anno 20 - n. 38 - 10-10-2020

Contenuti del numero:

1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : EGITTO: GIUSTIZIATI 23 PRIGIONIERI
2.  NEWS FLASH: PAKISTAN: ASSOLTO CRISTIANO CHE ERA STATO CONDANNATO A MORTE PER BLASFEMIA
3.  NEWS FLASH: TEXAS (USA): GUY ALLEN CERCA PEN PAL
4.  NEWS FLASH: GAZA: CONDANNA A MORTE EMESSA IN PRIMO GRADO
5.  NEWS FLASH: BANGLADESH: CORTE SUPREMA COMMUTA TRE CONDANNE A MORTE IN ERGASTOLO
6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


EGITTO: GIUSTIZIATI 23 PRIGIONIERI
Le autorità egiziane hanno giustiziato 23 detenuti, 15 dei quali oppositori politici, nel fine settimana (3-4 ottobre), secondo quanto riportato dal Middle East Monitor il 5 ottobre 2020.

Degli oppositori politici che sono stati giustiziati, 13 erano nel blocco H1 della Prigione dello Scorpione, dove alla fine di settembre quattro detenuti e tre agenti di polizia sarebbero morti in un tentativo di evasione.
Il Ministero dell''Interno ha affermato che i quattro prigionieri stessero tentando di fuggire, tuttavia attivisti per i diritti umani sollevano dubbi su questa versione, dato che la prigione situata a Tora è una delle più sorvegliate del Paese.
Il fatto che 13 prigionieri siano stati testimoni dell''accaduto ha sollevato preoccupazione sul perché siano stati giustiziati così rapidamente, in particolare perché secondo la legge egiziana detenuti nel braccio della morte condannati nello stesso caso vengono messi a morte insieme.
Dei 13 prigionieri del blocco H1 facevano parte 10 imputati su 13 in uno stesso caso e tre su 20 in un altro caso, mentre i restanti detenuti coinvolti nei due casi non sono stati giustiziati.
Gli eventi accaduti durante la cosiddetta "evasione dalla prigione" non sono ancora chiari, dato che gli attivisti per i diritti umani non hanno accesso ai detenuti rimasti nell’H1, che hanno contatti molto limitati con il mondo esterno essendo vietati anche i telefoni cellulari.
Sebbene i 13 uomini avessero esaurito tutte le forme di ricorso contro le loro condanne a morte, le impiccagioni potrebbero essere state accelerate per eliminare testimoni dell''accaduto e inviare un messaggio ai restanti detenuti affinché non parlino.
Dei 15 oppositori politici giustiziati durante il fine settimana, almeno due erano membri dei Fratelli Musulmani: Yasser Al-Abasiri, 49 anni, e Yasser Shukr, 45 anni.
Erano stati arrestati nel 2013 durante le proteste contro il colpo di stato militare che depose il primo presidente democraticamente eletto del Paese, Mohammad Morsi, e processati nel “caso della Biblioteca di Alessandria".
Nell''agosto 2013, scoppiarono proteste contro le forze di sicurezza egiziane davanti alla Biblioteca di Alessandria, dopo la sanguinosa repressione dei sit-in dei sostenitori dell’ex presidente Morsi nelle piazze Rabaa al-Adawiya e al-Nahda del Cairo. Gli scontri con le forze di sicurezza provocarono la morte di 15 persone, inclusi due agenti.
(Fonti: MEMO, 05/10/2020)


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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

PAKISTAN: ASSOLTO CRISTIANO CHE ERA STATO CONDANNATO A MORTE PER BLASFEMIA

Un'alta corte del Pakistan il 6 ottobre 2020 ha assolto un cristiano che era stato condannato a morte per blasfemia nel 2014.
Sawan Masih, 32 anni, era stato riconosciuto colpevole di aver pronunciato commenti dispregiativi nei confronti del profeta Maometto durante una lite con l'amico musulmano Shahid Imran, un barbiere.
Dopo l'accusa di blasfemia nel 2013, migliaia di persone attaccarono la comunità cristiana della Joseph Colony di Lahore, dove viveva Masih, dando fuoco a oltre 170 case cristiane e due chiese, nonostante un pesante dispiegamento di polizia. Non ci furono morti. Il governo del Punjab ha successivamente ricostruito il quartiere.
L'assoluzione di Masih è stata annunciata dalla sezione dell'Alta Corte di Lahore presieduta dal giudice Syed Shehbaz Ali Rizvi.
La difesa ha sollevato diverse obiezioni sulle indagini della polizia e ha affermato che le accuse erano state inventate da elementi che volevano occupare la colonia.
Nel 2017, un tribunale antiterrorismo ha assolto 106 musulmani accusati di essere coinvolti nell'incendio doloso della Joseph Colony.
Nadeem Anthony, uno degli avvocati di Masih, ha detto a UCA News che le contraddizioni nelle dichiarazioni dei testimoni hanno portato all'assoluzione.
“Il giudizio è basato sul merito e sui fatti. I tribunali di solito cedono alla pressione esterna nei casi di blasfemia. Accogliamo con favore la liberazione del padre di tre figli, ma chi ripagherà le perdite e il trattamento disumano che hanno subito?
La sua famiglia ha vissuto per mesi fuori dalla propria casa carbonizzata", ha detto.
L'avvocato cattolico ha paragonato questa assoluzione a quella della donna cattolica Asia Bibi nel 2018. Anche in quel caso la Corte Suprema del Pakistan ha rilevato contraddizioni nelle dichiarazioni dei testimoni. (Fonti: UCA, 07/10/2020)


TEXAS (USA): GUY ALLEN CERCA PEN PAL

Un’amica di Nessuno tocchi Caino ci scrive per segnalare il caso di un detenuto del braccio della morte del Texas che cerca “pen pal”.

Da:
To: info@nessunotocchicaino.it
Subject: PEN PAL cercasi

Buongiorno,
chiedo il vostro aiuto per un condannato a morte in Texas che vorrebbe trovare un amico di penna per alleviare la solitudine.
In questi ultimi mesi il lockdown dovuto al Covid ha reso le condizioni di vita per i condannati a morte ancora più disumane. Vivono veramente sepolti vivi in piccole celle, senza alcun contatto umano. Mi ha scritto che ha avuto l'ora d'aria solo due volte negli ultimi tre mesi. Corrispondo con lui da più di dieci anni, è una persona perbene, dignitosa e corretta. Qui sotto la sua richiesta e in allegato la sua foto.
Grazie infinite per l'aiuto!
D. F.
D. allega una lettera di Guy.

September 4, 2020
My name is Guy and I need your help. I'm trying to reduce as much as possible the effects of solitary confinement, which amounts to nothing more than systematic torture. I'm afforded little to no sunlight. I'm not allowed to have contact with any other human beings. And I'm only allowed out of my cell for two hours a day (5 days a week) for recreation, which is in another caged in area. I'm not even allowed a TV! I'm seeking friendships, which would go a long way in helping me to cope with a stressful and anxiety filled life. Although you can’t give me the human contact that I so desperately crave, your friendship can be that smile and ray of sunlight that brightens my days and nights. Would it be too much to ask of you to share a little of your time and life with an oppressed human being? The experience can be fulfilling and life changing for both of us. Why not give me and friendship a chance at happiness? I ask your friendship with honest and sincere intentions. You’ll certain
 ly be making me very happy!
Sincerely,
GUY ALLEN # 999473
POLUNSKY UNIT
3872 FM 350 South
LIVINGSTON, TX 77351

Nessuno tocchi Caino il 20 marzo 2004 aveva riportato la notizia della condanna di Allen, accusato di aver ucciso, nel 2002, la sua convivente Barbara Hill,47 anni, e la figlia della donna, Janette Johnson, 19 anni.


GAZA: CONDANNA A MORTE EMESSA IN PRIMO GRADO

Il Tribunale di primo grado di Gaza il 6 ottobre 2020 ha condannato a morte un imputato identificato solo come M.A., ha riferito il Centro per i Diritti Umani e la Democrazia "SHAMS" / Palestina.
Quest’ultima condanna porta il numero delle (nuove) condanne a morte emesse quest''anno nella Striscia di Gaza a otto, oltre alla conferma di condanne capitali già emesse, secondo SHAMS.
Questa sentenza arriva in prossimità della Giornata internazionale contro la pena di morte, che quest''anno viene celebrata sotto lo slogan "Il diritto alla rappresentanza legale per le persone che rischiano la pena di morte".
Il Centro "SHAMS" considera questa nuova sentenza come un''ulteriore prova del fatto che la pena di morte applicata in Palestina non raggiunge nemmeno il livello minimo nel fornire garanzie di equo processo, incluso l''obbligo per il Presidente di ratificare le sentenze ai sensi dell''articolo 109 della Legge Fondamentale Palestinese.
Il Centro "SHAMS" chiede al settore giudiziario, innanzitutto alla magistratura nella Striscia di Gaza, di interrompere immediatamente e completamente l''emissione di nuove condanne a morte o la conferma delle vecchie, e di rispettare il valore della vita, gli obblighi internazionali della Palestina, la Legge Fondamentale e la Giornata Internazionale che si celebra tra pochi giorni. (Fonti: MEMO, 08/10/2020)
Per saperne di piu' :

BANGLADESH: CORTE SUPREMA COMMUTA TRE CONDANNE A MORTE IN ERGASTOLO

La Corte Suprema del Bangladesh il 6 ottobre 2020 ha commutato le condanne a morte di tre uomini in reclusione fino alla morte naturale, nel caso di omicidio di Gopal Krishna Muhuri.
I tre uomini che hanno evitato la pena di morte sono Alamgir Kabir, Toslim Uddin Montu e Azam.
La giuria di tre membri della Divisione d'Appello della Corte Suprema, presieduta dal giudice Muhammad Imman Ali, ha commutato la condanna a morte dei tre condannati dopo aver ascoltato i loro appelli contro il verdetto emesso dall'Alta Corte.
Il vice procuratore generale Amit Das Gupta ha riconosciuto il verdetto della Corte Suprema. Durante l'udienza di appello, l'avvocato Khandaker Mahbub Hossain ha difeso Alamgir mentre Hellal Uddin Mollah ha rappresentato Montu e Azam.
Gopal Krishana Muhuri, preside del Nazirhat College di Chittagong, fu assassinato il 16 novembre 2001 nella sua casa di Jamal Khan Road nella città portuale da militanti del Jamaat-e-Islami e dell’Islami Chhatra Shibir.
La Divisione d'Appello aveva completato le udienze relative al ricorso il 29 settembre. Le motivazioni alla base della decisione della Corte Suprema devono ancora essere rese pubbliche.
Il 6 febbraio 2003 un tribunale di Chittagong aveva emesso condanne a morte per quattro imputati, l'ergastolo e una multa di 50 mila taka per altri quattro, assolvendo ancora altri quattro imputati nel caso.
Gittu Nachir, uno dei quattro condannati a morte, è morto in una sparatoria con il Battaglione di Azione Rapida (RAB) nel 2005.
Nel luglio 2006, l'Alta Corte aveva confermato il verdetto per i tre condannati a morte rimasti.
Montu e Azam Alamgir hanno presentato ricorso contro il verdetto dell'Alta Corte nel 2006, Alamgir nel 2008.
(Fonti: Dhaka Tribune, 06/10/2020)

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